La bellezza del tacere
Data: Venerdì, 10 maggio 2013 ore 07:00:00 CEST Argomento: Redazione
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Così andammo infino a la lumera,
parlando cose che 'l tacere è bello,
sì com' era 'l parlar colà dov' era”.
( Inferno, c. IV)
[…]. A parte siede
Bello il Silenzio arguto in viso e accenna
Che non volino i detti oltre le soglie
( Foscolo, Le Grazie).
In tempi come i nostri così altamente cacofonici, così inquinati
dal rumore delle parole, così assuefatti alle chiacchere vane dei
talk show, in cui solo chi grida di più riesce a far valere le proprie
ragioni su quelle degli altri, - quasi non si potesse più usare e
apprezzare la parola se non come strumento di prevaricante
affermazione autoritaria o di narcisistica autocelebrazione,
- è diventato sempre più difficile apprezzare la dolce e
sublime bellezza del silenzio ! Del parlar, tacendo. Con ciò non
si vuole fare l’elogio del silenzio indiscriminatamente.
Il silenzio è una realtà plurale. E’ vero che ci sono
silenzi negativi, figli della viltà, della complicità disonesta;
silenzi ostili, che precludono ogni tentativo di
comunicazione; silenzi inquietanti e minacciosi che trasudano odi e
risentimenti ; silenzi, ahimè, alimentati dalla solitudine più
amara, e induriti nel tempo come macigni che impediscono
ogni possibile contatto . Vi sono, però, di conversa, anche
silenzi positivi, costruttivi, in cui per farsi ragione
bisogna solo tacere e ascoltare l’altro. Silenzi che
invitano alla muta preghiera e al raccoglimento, alla
comunione con la Naturai; silenzi che ci arricchiscono
spiritualmente, che ci spingono alla meditazione e a farci
conoscere e apprezzare meglio cose che, spesso, distratti dal
rumore frenetico del nostro tempo tecnologico e
“impoetico”, non ci accorgiamo neppure che esistono; silenzi
che agiscono da stimolo per scandagliare i recessi del
nostro animo ; silenzi, in cui – come dice Montale-“ le cose/si
abbandonano e sembrano vicine/ a tradire il loro ultimo segreto…”;
silenzi che sono come pause musicali d’attesa
preludianti qualche apertura epifanica. Ci sono silenzi che
servono a potenziare la nostra mente, che ci rendono più recettivi . E,
infine, il silenzio tutto particolare dell’amicizia e dell’amore:
un silenzio di presenza e di pienezza, la cui fonte di
gioia più grande è alimentata dal puro e semplice stare insieme…
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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