La formazione
scientifica del nuovo ministro dell’istruzione dovrebbe favorire la
percezione e la rimozione di uno dei “bug” che sbarra
all’istituzione la via al successo: un lessico specifico disarmonico
rispetto al sistema di regole in cui la scuola è immersa.
L’indeterminatezza terminologica è l’infezione che ha snaturato,
sterilizzandoli, i decreti delegati del 74, la qualità,
l’autonomia delle istituzioni scolastiche ….
Emblematico e inquietante il fatto che i nuovi regolamenti di riordino
del 2010 degli istituti tecnici e professionali presentino un glossario
che, dichiaratamente, è frutto della trascrizione delle raccomandazioni
del parlamento europeo; un dizionario che, per la specificità dei
problemi comunitari, diverge da quello che si sarebbe ottenuto se i
testi legislativi ne fossero stati l’architrave.
Si propone una piattaforma per la ricerca di un lessico condiviso.
ABILITA’
L’art. 2 della legge 53/2003
stabilisce: le capacità e le competenze, generali e specifiche,
sono la finalità del sistema educativo. Esse sono da approssimare “per mezzo di conoscenze e abilità”.
Le capacità sono processi che evolvono passando da uno stato allo stato
successivo.
Uno stato rappresenta un’abilità se lo si ritiene elementare e non è
ulteriormente scomposto.
Eccone alcune: far di conto, usare la tastiera del PC, usare il
vocabolario, misurare, utilizzare regole ..
APPRENDIMENTO
Il comma 1a dell’art. 2 della legge
53/2003 recita: ”
E’ promosso
l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti
pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di
sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e
abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte
personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del
lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea”.
Riformulato: il sistema educativo è orientato all’apprendimento di
tutti, apprendimento che consiste nello sviluppo sia delle capacità
personali, sia delle corrispondenti competenze, comportamenti da
determinare in funzione dell’ambiente di riferimento.
Le conoscenze e le abilità sono “
lo
strumento e l’occasione” per conseguire la finalità del sistema
educativo.
L’apprendimento si sostanzia di comportamenti, comportamenti
esibiti quando un compito è affrontato con successo.
Corollario:
l’apprendimento non può essere insegnato: si acquisisce con l’esercizio!
CFR in rete “
Percorso didattico sui numeri naturali e sistemi di
numerazione”.
AUTONOMIA
Il comma 2 dell’art. 1 del DPR 295/99
recita “
l’autonomia si sostanzia
nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana,
adeguati ai diversi contesti..”
Una scuola è autonoma se concepisce, sviluppa e monitorizza percorsi
d’apprendimento
- formativi, in
quanto correlati al contesto socio-economico-culturale;
- educativi,
in quanto promuovono le capacità sottese alle istanze formative,
- dell’istruzione,
in quanto unitari e coordinati.
CFR in rete: “Autonomia, organizzazione, qualità: un trinomio
inscindibile”
CAPACITA’
Sono:
- la stella polare del servizio scolastico [legge 53/2003];
- entità astratte;
- processi;
- visibili in quanto si manifestano attraverso le competenze;
- il punto di convergenza di tutti gli insegnamenti;
- la sostanza della “Programmazione dell’azione educativa” [TU
297/94]
- l’oggetto del monitoraggio del Collegio dei docenti [TU 297/94
art. 7 comma 2 lettera d)];
da stimolare e promuovere “attraverso conoscenze e abilità”
[lettera a) comma 1 art. 2 - legge 53/2003];
di intensità variabile in funzione della dimensione del compito
affrontato.
La formulazione di ipotesi
- di lungo periodo per la loro promozione è l’oggetto del mandato
conferito al Collegio dei docenti [“Cura la programmazione dell’azione
educativa” – TU 297/94];
- di medio periodo per la loro promozione è lo spazio vitale del
Consiglio di classe [coordinamento didattico - TU 297/94].
Eccone alcune: analizzare, applicare, argomentare/giustificare,
comunicare, comprendere, decidere-scegliere, generalizzare,
interpretare, memorizzare, modellare, progettare, relativizzare,
riconoscere, ristrutturare, sintetizzare, sistematizzare, trasferire,
valutare …
CFR in rete “
Un approccio scientifico alla riforma della scuola”
COMPETENZA
Le competenze sono :
- i comportamenti che si esibiscono quando si affronta e si risolve
un compito;
- la sostanza dell’apprendimento;
- generali se derivano dall’intreccio di capacità e di conoscenza;
- specifiche se derivano dall’intreccio di abilità e di conoscenza.
Le competenze rendono visibili le capacità.
Corollario: le
competenze non possono essere insegnato: si acquisiscono con
l’esercizio!
CFR in rete: “
Competenze: poche idee, ben confuse”
CONOSCENZA
E’ superata la tradizionale concezione
che faceva coincidere la conoscenza con quanto depositato nei sacri
testi.
La vorticosa dinamicità del sapere e il suo evolversi per
ristrutturazioni conducono alla valorizzazione dell’aspetto dinamico
delle discipline.
La nuova immagine incasella gli argomenti disciplinari come fase
conclusiva di un processo che inizia con la percezione e la definizione
del problema a cui fa seguito l’applicazione dei metodi propri della
disciplina.
In questa direzione muove la raccomandazione contenuta nel profilo
professionale dello studente liceale del 2010 che indica come
fondamentali e imprescindibili:
- lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica,
storica e critica;
- la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti
disciplinari.
CFR in rete: “
La professionalità dei docenti: un campo inesplorato”
EDUCAZIONE
Il TU 297/94 conferisce al Consiglio di
Istituto il mandato di deliberare i “
criteri
generali della programmazione educativa” e al Collegio dei
docenti attribuisce la responsabilità di “
programmare l’azione educativa”.
Il DPR 295/99 stabilisce che “
Il
Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla
base degli indirizzi generali per le attività della scuola .. definiti
dal consiglio di circolo o d’istituto”.
Ne discende che al Consiglio di Istituto sono assegnati i compiti di
- disegnare il sistema organizzativo e il sistema informativo,
- indicare le competenze generali, finalità del servizio
scolastico;
- al Collegio dei Docenti la responsabilità di
- enucleare dalle competenze generali le corrispondenti capacità;
- ipotizzare e monitorare i processi d’apprendimento [lettera d)
comma 2 art. 7 - TU 297/94].
CFR in rete “
Coraggio! Organizziamo le scuole”
“
Quale voto MERITA il lavoro del ministro Profumo?”
FORMAZIONE
Il verbo formare è da contestualizzare:
l’umanità non possiede un “modello
dell’uomo” condiviso.
La responsabilità di definire [per elencazione] la sostanza della
formazione è attribuita al Consiglio di Istituto che “Elaborando e adottando gli indirizzi
generali” [TU 297/94] precisa la finalità curricolare in termini
di competenze generali.
La formazione specifica (disciplinare) è da armonizzare con quella
generale, collegialmente individuata.
INSEGNAMENTO
E’ la fase operativa del servizio
scolastico: il docente progetta e gestisce in classe “occasioni
d’apprendimento” per trasmettere una corretta immagine della propria
disciplina e per sollecitare comportamenti funzionali alla promozione
delle capacità che ha collegialmente individuato.
CFR in rete: “
Libertà di insegnamento, ovvero, i bamboccioni”
ISTRUZIONE
La sequenza formazione .. educazione ..
istruzione .. insegnamento scompone le problematiche scolastiche,
raffinando.
L’istruzione è la fase in cui tutti i docenti che interagiscono con uno
studente concordano le strategie d’intervento.
L’istruzione è responsabilità del Consiglio di classe che “realizza il coordinamento didattico e i
rapporti interdisciplinari” [TU 2997/94]
LABORATORIO
E’ una modalità
didattica, di problem-solving, ascendente, di
promozione di competenze, indipendente dall’ambiente in cui si pratica.
I regolamenti di riordino dei licei del 2010 sollecitano il suo “
uso
costante per l’insegnamento delle
discipline scientifiche”.
I regolamenti di riordino degli istituti tecnici del 2010
insistono su
“
l’uso di modelli di simulazione e di
linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli
studenti i risultati di apprendimento attesi.. Tali metodologie
richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio,
in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e
alle esigenze degli studenti”…
CFR in rete “
Lab. di matematica: Pitagora”
“
Laboratorio di matematica: Archimede”
PROGETTAZIONE
L’esplicitazione dei risultati attesi è
il primo stadio dell’attività progettuale. Implica la soluzione di
un’importante questione: quale ordine gerarchico lega i tre caratteri
del sistema educativo di istruzione e di formazione?
- La sequenza educativo-istruzione-formazione è tipica delle
attività etiche, mirate a plasmare i giovani rispetto al modello d’uomo
a cui si ispirano. L’insegnamento impartito nei seminari è funzionale a
tale visione.
- Il concatenamento istruzione-formazione-educazione, che ben si
intaglia in situazioni statiche, conduce alla professionalizzazione,
all’addestramento. L’insegnamento universitario risponde a tali
esigenze.
- La progressione formazione-educazione-istruzione poggia sul
presupposto che l’individuo trovi la sua identità all’interno della
società di cui è parte: l’insegnamento non ha più nel libro di testo il
proprio riferimento: la conoscenza è strumentale rispetto alla
promozione di capacità e di competenze, i nuovi traguardi
dell'istituzione scolastica.
Il legislatore ha optato per l’ultima concatenazione.
Il conseguimento degli obiettivi programmati presuppone:
- Il reperimento dei dati disponibili e dei dati necessari;
- La formulazione di ipotesi;
- L’individuazione di strategie;
- L’applicazione e il conseguimento di risultati;
- La gestione dell’errore, il feed-back;
- La comunicazione dei risultati.
CFR in rete: “
Insegnare matematica dopo il riordino”
“
Valutare la democraticità d’una scuola”
RIVOLUZIONE
DIGITALE
Le scelte ministeriali degli ultimi
anni si sono mosse a livello di superficie, limitandosi agli aspetti
strumentali. Le questioni culturali sono state delegate alle singole
scuole che dovrebbero capitalizzare un pensiero di Giovanni Lariccia: “
Capire l’informatica in forma
concettualmente autonoma dai calcolatori non solo significa capire in
modo più generale quello che potenzialmente qualsiasi calcolatore può
fare, ma anche concepire modi di agire economici e razionali anche in
‘mondi possibili’ privi di calcolatori”.
Un approccio alle nuove tecnologie che condurrà a un orientamento
didattico centrato sugli aspetti tecnico-operativi, non sulla
progettualità che ruota intorno ai concetti di SISTEMA, MODELLO,
PROCESSO.
CFR in rete: “
Le olimpiadi di problem solving”
SISTEMA
La legge 53/2003 ha sostituito il
termine “scuola” con “SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE”
per cui il servizio scolastico possiede i caratteri della
- Finalizzazione;
- Unitarietà;
- Coordinamento;
- Feed-back;
- Immersione nell’ambiente;
- Complessità: l’adozione delle corrispondenti metodologie
d’abbattimento.
CFR in rete “
Coraggio! Organizziamo le scuole”
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it