Letteratura e Territorio - Cesare Cellini, La Parola Violata
Data: Martedì, 30 aprile 2013 ore 04:00:00 CEST Argomento: Redazione
Il Movimento
Giovani per un Nuovo Umanesimo sensibile alle urgenze che provengono
dal nostro tempo, e, prima fra tutte, l’urgenza di interazione fra
culture ed etnie diverse, sempre più chiamate a convivere e ad agire
insieme per il bene comune e per la pace, si proclama: “Movimento per
la pari dignità e comune umanità fra i popoli”. Nello spirito di tale
percorso culturale viene riscoperta a valorizzata l’arte poetica del
giovane Cesare Cellini genovese di nascita, da genitori ascolani e
catanese di adozione, autore di numerose pubblicazioni che esaltano “la
parola” che quando diventa poesia ha la medesima dignità della Parola
di Dio, in quanto diviene veicolo di salvezza e di purificazione.
L'itinerario umano e poetico di Cellini parte dall'io, ma per elevarsi
al divino, con senso religioso della sacralità dell'essere. In tale
dimensione, il poeta infrange l'ultimo sigillo del mistero dell'oltre.
Nello sgomento dell'umano, nella dissacrazione e deflorazione della
parola, ormai disumanata nei compromessi del quotidiano e della storia,
Cesare Cellini esplora i "fondali dell'anima" che appaiono
ormai senza luce di riscatto. Il "Verbo" non è più "parola", il
silenzio è "forzato" e la “parola” è violata . E’ questo il titolo della manifestazione
culturale che dal 2 al 9 maggio coinvolge studenti e docenti nello
studio-incontro con la Poesia che nei versi di Cellini si riveste di
sofferta purezza di un ideale di vita e di arte, come tramite di
un infinito vissuto nel palpito dell'umano.
Il Movimento con il patrocinio dell’Università, del Provveditorato agli
studi, delle Scuole ha promosso un intenso programma che prevede il 2 maggio presso l’Istituto Parini di
Catania un recital di poesia e musica con il coinvolgimento dei
ragazzi del corso ad indirizzo musicale “ensemble Parini”di Catania e
“ensemble D’Annunzio” di Motta S.Anastasia.
Il 3 Maggio presso il
Teatro Comunale di Nicolosi alle ore 9,30 gli studenti dal
Liceo Artistico Statale per il Design Ceramico L. Sturzo e Sez.
Staccata Casa Circondariale di Caltagirone presentano lo
spettacolo “La Parola Violata”.
Con il coinvolgimento degli studenti del 2° Circolo Didattico
Giovanni Paolo II Acicatena; dell’Istituto Comprensivo A. De Gasperi
Aci Sant'Antonio sez. stac. Lavinaio e dell’Istituto Comprensivo
Pestalozzi di Catania), lunedì 6 maggio a Palazzo Biscari,
animeranno un pomeriggio di “Arte, Poesia e Musica" Alla realizzazione
degli spettacoli e delle opere grafiche-pittoriche partecipano
anche alunni diversamente abili
In serata alle ore 19,30 avrà luogo un : Recital di Poesie
a cura di Sergio Collura; un concerto di Chitarra: del M°
Agatino Scuderi ed un concerto per coro e orchestra
eseguito dal coro polifonico Imago Vocis, diretto da Don
Salvatore Resca;
Nelle giornate 7, 8 , 9 , Maggio presso l’ Università di Catania, con
il Patrocinio del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Dipartimento di
Scienze della Formazione, si svolgerà un Convegno Nazionale
di Studi "Cesare Cellini La Parola Violata".
Interverranno studiosi e docenti universitari di Catania, Palermo,
Roma, Venezia, Napoli e delle Università Pontificie.
Agli studenti frequentanti saranno riconosciuti i crediti universitari
per la frequenza.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
DICHIARAZIONE DEL
MOVIMENTO
Il Movimento per la pari dignità e comune umanità fra i popoli”.
– considerata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
– considerato il principio dell’Autodeterminazione dei Popoli
– considerata la necessità di dar vita ad un nuovo umanesimo che veda
sempre più l’umano al centro dell’attenzione e degli interessi primari
dell’uomo
CONVINTO
– che la sfida del XXI secolo sia quella di non vedere più popoli che
fanno guerra ad altri popoli o popoli che sfruttano altri popoli per
accrescere il loro potere economico, ma popoli che insieme lottano per
sconfiggere la povertà, la violenza, la schiavitù economica e tutto ciò
che può umiliare la dignità umana
– che la sfida per le nuove generazioni, chiamate sempre più a
coabitare con individui antropologicamente e culturalmente altri, sia
l’attuazione della pace e dell’unità politica di tutti i Paesi
– che le generazioni immediatamente future, assieme alle attuali, sono
generazioni aperte, il cui linguaggio si arricchisce sempre più di
segni che non appartengono solo ad un individuo, al paese che abita, ma
a tutti gli individui
– che le nuove generazioni sempre più prenderanno coscienza e saranno
consapevoli che l'alterità costituisce la vera ricchezza umana e della
vita
– che le nuove generazioni lotteranno l’idea di un mondo che veda
insieme individui e popoli omologati, e tenderanno all’affermazione del
valore di sé, ponendo la propria alterità a confronto
DICHIARA
1. tutte le culture godono, per diritto naturale, della pari dignità
2. non v’è rispetto della dignità e della libertà di ogni membro della
famiglia umana, se non si ha rispetto per la cultura e la storia
dell’etnia a cui appartiene
3. la dignità umana esige, necessariamente, il riconoscersi in modo
paritario nei popoli per cultura, civiltà, etnia
4. non può esistere una vera, sana e fruttuosa politica economica, se
non nel rispetto di tutti i popoli
5. non può esistere politica economica che non si ispiri alla giustizia
e pari opportunità fra i popoli, alla solidarietà e pari dignità fra i
popoli, alla libertà e comune umanità fra i popoli
6. non può aversi una duratura e prospera crescita economica se
costruita sullo sfruttamento dell'uomo
7. il benessere economico è vano fuori dalla pace e dal rispetto della
dignità degli esseri
8. la Pace così come è un bene comune e un diritto inalienabile di
tutti gli individui, allo stesso modo è un bene comune e un diritto
inalienabile di tutti i popoli
9. la Pace fra i popoli è il fondamento della armonia a cui aspirano
tutti i membri della famiglia umana
10. la Pace è un atto politicamente possibile solo se si riconosce la
Pari Dignità e la Comune Umanità fra i popoli
11. l’amore e la solidarietà, in quanto “Lex naturaliter”, devono
sempre più costituire il fondamento del Diritto
12. la giustizia deve diventare il fondamento regolatore dei rapporti,
così come fra gli individui, anche fra i popoli
13. non può esservi giustizia fuori dall’affermazione di principio di
pari dignità e comune umanità
14. la solidarietà esige, per natura sua propria, il rispetto della
dignità umana
15. non può esservi solidarietà fra i popoli fuori del rispetto della
pari dignità e comune umanità
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