Precari della scuola, in 400 senza lavoro. Via alla lotta
Data: Lunedì, 29 aprile 2013 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Riprende la mobilitazione dei precari. Venerdì prossimo, tre maggio, la Flc-Cgil, guidata dal nuovo segretario Antonio Pantano e dal responsabile del settore, Angelo Zuppardo, ha organizzato due assemblee, in orario di lavoro, dei supplenti. La prima è rivolta ai docenti precari, che lavorano nei tempi normali delle scuole. La seconda ai colleghi che hanno ottenuto una supplenza, breve o lunga, nelle classi a tempo pieno. Ossia nelle scuole dove c’è anche la mensa per gli allievi. Naturalmente sono invitati anche gli insegnanti, che, a partire dall’inizio dell’anno scolastico in corso, sono rimasti senza lavoro, anche se, in passato, lavoravano nella scuola pubblica da oltre dieci anni.

«Noi della Flc- Cgil abbiamo calcolato che sono circa 400 i docenti precari ad essere rimasti senza lavoro dopo i tagli, effettuati negli ultimi anni, prima dal ministro Letizia Moratti e, subito dopo, dalla sua collega di viale Trastevere, Mariastella Gelmini», spiega Angelo Zuppardo «non ci lamentiamo solo dei tagli apportati all’occupazione dei docenti e dei non docenti. In pratica non siamo davanti solo ad un problema occupazionale, ma anche e specialmente ad un problema di drastico abbassamento della qualità dell’offerta formativa in generale. Come si fa, infatti, a garantire a studenti ed alle famiglie, un Pof (Piano dell’offerta formativa) positivo, quando, specialmente nelle scuole medie superiori, sia della città che della provincia, sono state formate classi con 32, 31 e 30 alunni? A questo punto tanti professori dovrebbero far lezione o con il megafono sulla bocca oppure con l’ausilio dei computer, che, però, spesso non possono essere acquistati dai singoli istituti per mancanza di risorse». E Zuppardo parla volentieri anche delle proposte che la Flc-Cgil nazionale andrà a formulare al nascente Governo: «Che futuro hanno i concorsi a cattedra ed i cosiddetti Tfa (Tirocini formativi attivi che hanno valore di corsi abilitanti) istituiti dal Governo Monti-Profumo (ministro dell’Istruzione, ndr)? Noi del sindacato pretendiamo, su questo, caldissimo, tema, un programma certo e trasparente. Non si può, in pratica, continuare a legiferare, spesso a vuoto, sulla pelle dei lavoratori della scuola, che, quasi sempre ed ovunque, hanno acquisito una valida e preziosa professionalità sul campo dopo aver insegnato anche 15 e 20 anni nelle scuole della città e della provincia».

Felice Paduano -Mattinopadova.gelocal.it





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