La domanda di domenica 28 aprile 2013
Data: Domenica, 28 aprile 2013 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Dacci oggi la riflessione quotidiana (28 aprile 2013)

“Alla scuola chiederei innanzitutto di insegnare che cosa è bello, di divulgare l’armonia, di spiegare il senso dei valori”. (Roberto Vecchioni)
Oltre le verifiche, gli esami, i registri elettronici, le prove Invalsi, i progetti, il POF, le supplenze, i tagli alle cattedre e al gesso; oltre al monte ore, alla settimana corta, al giorno libero, alle assemblee sindacali, ai consigli di classe, ai viaggi d’istruzione ed alle vacanze, la scuola deve trasmettere valori. Già, i valori,… questi sconosciuti!



“Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo ne valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte”.
(Rita Levi Montalcini)

Bisogna ritornare ai valori, quelli veri, prima che la nebbia avvolga i nostri cuori, e “la Speranza, Vinta, piange, e l’Angoscia, dispotica ed atroce, infilza sul mio cranio la sua bandiera nera…”. Per non finire,… senza arte né parte,  alla deriva,… nell’ultima spiaggia, in fondo a destra…
Dobbiamo, innanzitutto, riscoprire i valori del rispetto, della buona creanza, della solidarietà. E se i valori come l’onestà, la pace, la cooperazione, l’amore e la tolleranza sono già parte della nostra comune eredità di esseri umani, bisogna lavorare tanto perché questi valori siano fondanti della nostra identità nazionale. Essere “uomo” non significa solo far parte di una “specie vivente” ma si concretizza nel momento in cui ci adoperiamo, in maniera fattiva e responsabile, a cooperare, tutti insieme, per superare le “catene” dell’ignoranza e del bisogno.
(Angelo Battiato)





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