'L’amavo più della sua vita'
Data: Domenica, 21 aprile 2013 ore 07:00:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
"L’amavo più
della sua vita": il 22 aprile a Roma, spettacolo teatrale contro la
violenza sulle donne - Lunedì 22 aprile a Roma, alle ore 21, presso il
Teatro Italia, Via Bari 18, andrà in scena l’opera teatrale "L’amavo
più della sua vita" della regista e scrittrice Cristina Comencini. Lo
spettacolo, realizzato dal regista Roberto Di Maio e dagli attori
Lorenzo Richelmy e Valentina Di Sarno, diplomati al Centro Sperimentale
di Cinematografia, tratta il drammatico ed attuale tema della violenza
contro le donne, un’emergenza dei nostri tempi troppo a lungo
sottovalutata, su cui l’Italia presenta una situazione particolarmente
grave. Lo spettacolo, a cui assisteranno gli studenti delle scuole
superiori della Capitale, e che sarà seguito da un dibattito con
l’autrice, il sottosegretario Marco Rossi Doria, rappresentanti del
Miur e di "Se non ora quando?", nel prossimo anno scolastico sarà
rappresentato in tutta Italia. L’iniziativa si inserisce nell’ambito
della campagna nazionale "Mai più complici", per la sensibilizzazione
dei giovani sul tema della discriminazione sessuale e sui preoccupanti
dati relativi al crescente fenomeno del "femminicidio", promossa dal
Miur, dal Liceo Classico Statale "C. Tacito" di Roma e
dall’Associazione "Se non ora quando?". Quest’ultima ha raccolto oltre
50mila firme di personalità del mondo della cultura, della politica,
della società civile per combattere la violenza sulle donne ed ha
realizzato una serie di interviste sottoposte ai giovani su
quest’argomento. Inoltre, "L’amavo più della sua vita" costituisce per
il Miur anche la prosecuzione di una più che positiva esperienza di
utilizzo del linguaggio teatrale per raggiungere la sensibilità degli
studenti su questi temi. Già lo scorso 19 novembre infatti, al teatro
Quirino di Roma, è stato messo in scena lo spettacolo "1522" del
progetto Telefono Rosa, in occasione della "Settimana contro la
violenza sulle donne" (www.noisiamopari.it). In Italia, nel 2012, sono
state uccise 113 donne per mano di mariti, padri, fidanzati, ex
compagni; dall’inizio degli anni ’90, il numero di donne uccise da
uomini è aumentato. Una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, è stata
vittima di violenza, il 35% non presenta denuncia, il 13% aveva chiesto
aiuto per stalking.
La Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite infatti, nel
rapporto per il contrasto alla violenza sulle donne, esorta tutti i
governi a "eliminare gli atteggiamenti stereotipati circa i ruoli e le
responsabilità delle donne e degli uomini nella famiglia, nella società
e nell’ambiente di lavoro" e ad "intervenire sulle cause strutturali
della disuguaglianza di genere e della discriminazione". Riguardo al
nostro Paese, si aggiunge che "non considerare queste urgenze significa
diminuire lo sviluppo del paese e fintanto che non si considera la
violenza sulle donne un costo economico che erode il Pil e l’economia,
oltre che l’equilibrio della società, l’Italia riuscirà a garantire i
diritti solo a metà". Tramite il linguaggio teatrale dunque, "L’amavo
più della sua vita” intende sensibilizzare i giovani sul tema della
violenza sulle donne e informarli e metterli in guardia sui principali
fattori che generano questa drammatica piaga della nostra società: il
disagio sociale e la presenza, soprattutto nel mondo degli adolescenti,
di preconcetti e discriminazioni che possono indurre ad una visione
possessiva e patologica dei rapporti affettivi. Tutte le scuole
secondarie di II grado che aderiranno all’iniziativa riceveranno il
materiale informativo ideato e realizzato dal Liceo Tacito e
dall’Associazione "Se non ora quando?" e, su richiesta, potranno
organizzare incontri e dibattiti nella propria istituzione scolastica,
dedicati all’iniziativa e, soprattutto, al tema trattato (info:
teatroescuola@istruzione.it).
Miur
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