La progettazione educativa fa fiorire la matematica
Data: Venerdì, 12 aprile 2013 ore 06:00:00 CEST Argomento: Redazione
Al convegno
sull’Innovazione che si è tenuto a Bolzano nel settembre 2012 il
ministro Francesco Profumo ha affermato che “in un momento come questo
in cui si è più
attratti dal contingente e quindi dal guardare indietro rispetto al
guardare avanti, all’avere
una strategia” è essenziale “individuare percorsi attraverso i quali si
può migliorare la
qualità della vita dei cittadini”. Ha poi identificato nell’inadeguata
preparazione dei docenti
la causa delle diffuse e generalizzate carenze matematiche degli
studenti italiani: il relativo
insegnamento dovrebbe essere affidato solamente ai possessori della
corrispondente
laurea. Da cui la conclusione: le carenze che viziano la formazione dei
giovani dipendono
dalle procedure di selezione del personale docente.
Un quadro desolante da cui traspaiono nitide:
1. l’assenza di una visione sistemica;
2. un’abissale distanza dal sistema di regole in cui la scuola è
immersa;
3. la mancanza di una rigorosa metodologia scientifica.
La formulazione di una strategia per problemi di notevoli dimensioni,
infatti,
presuppone l’abbattimento della loro complessità, evitando
semplificazioni [1]; richiede il
rispetto dei vincoli ambientali [2]; valorizza le esperienze pregresse
e, eventualmente,
individua e rimuove le cause degli insuccessi [3].
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
|
|