BES: cosa c’è dietro?
Data: Mercoledì, 03 aprile 2013 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Attività parlamentare


La circolare dell’8 marzo del MIUR sui cosiddetti “bisogni educativi speciali“ (BES) sta suscitando una serie d’interrogativi sulle concrete ricadute che avrà su aspetti delicati e importanti della vita quotidiana delle scuole. L’estensione a una platea vastissima di studenti, per via burocratica e con numerosi punti oscuri, di misure previste da leggi precise (la 104 del 1992 per la disabilità e la legge 170 del 2010 sui disturbi specifici di apprendimento) rischia di creare una situazione confusa e contraddittoria, di dubbia legittimità e fonte inesauribile di contenziosi - ha dichiarato Luca Cangemi, segretario del circolo PRC Olga Benario.
Tutto è fatto, nello stile del ministro Profumo, senza un adeguato approfondimento culturale, senza il necessario coinvolgimento di chi lavora a scuola e soprattutto senza prevedere un adeguamento di risorse e competenze.
Ogni insegnante si troverà di fronte a inediti e onerosi carichi di lavoro, in assenza di qualunque riconoscimento dei nuovi compiti imposti e senza percorsi formativi necessari ad affrontarli con serietà.
I BES sono una delle vie carsiche che sta prendendo l’aumento autoritario dell’orario di lavoro a parità di retribuzione, tentato dal governo nei mesi scorsi e respinto dalle mobilitazioni del mondo della scuola.
Infine non può sfuggire a nessuno come questa circolare sia un altro passo (dopo la direttiva del 27 dicembre e il seminario tenuto al ministero il 6 dicembre) nella realizzazione della famigerata proposta della Fondazione Agnelli (una fonte che dice tutto!) che porterebbe, di fatto, alla liquidazione dell’insegnante di sostegno.
Disperdere il carattere specifico dell’intervento sulla disabilità in un mare enorme e indistinto come i BES, da scaricare sugli insegnanti curriculari, è appunto la premessa, nascosta da parole belle ma false, di un nuovo gigantesco taglio alla scuola pubblica e di un colpo mortale al modello d’integrazione del sistema formativo del nostro paese, apprezzato in ogni parte del mondo-ha concluso Cangemi.

circolo.olgabenario@libero.it





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