Gli auguri del ministro - Il profumo del Ministro Francesco: l’odore dei ragazzi
Data: Martedì, 02 aprile 2013 ore 14:02:59 CEST
Argomento: Redazione


Forse pochi sono stati attenti al messaggio augurale del Ministro Profumo in occasione delle festività pasquali.
Seguendo il suo stile di comunicazione e di relazione con il mondo della scuola  ancora una volta ha inviato un affettuoso messaggio augurale, ed in esso quasi traccia un bilancio del suo mandato di governo della scuola italiana.
Le parole di gratitudine espresse sono sincere e come ha avuto più volte modo di esprimersi  ha dichiarato: Quest’anno e mezzo di lavoro insieme, infatti, ha rappresentato per me un’occasione di grandissimo arricchimento, personale oltre che professionale. Ho avuto il privilegio di incontrare, ovunque andassi, persone di grandissimo valore e spessore. Professionisti che, nel dedicarsi al proprio lavoro, ogni giorno mettono al servizio della collettività non soltanto le proprie competenze, ma la propria dedizione. Con tanto orgoglio, fatica e impegno.
Parlando poi degli studenti ha usato parole di apprezzamento e di stima e più volte è stato a contatto con i ragazzi e gli studenti parlando con loro del futuro e del domani nella società in crisi.
Negli incontri istituzionali e nelle occasioni speciali quali il viaggio ad Auschwitz, a Bruxelles, gli incontri nazionali a Roma ha sempre trattenuto rapporti di cordialità , di attenzione e di ascolto dei giovani.
Gli auguri del Ministro  che, parafrasando un articolo dedicato al Papa  il quale suggeriva ai sacerdoti di portare addosso “l’odore delle pecore”  potrebbero avere questo titolo:“ Il profumo del Ministro Francesco: l’odore della scuola e dei ragazzi”  toccano il segno nell’augurare che le vacanze pasquali siano “l’occasione per riscoprire il senso della comunità, dell’impegno comune per il benessere e la felicità di tutti”.
La scuola e l’università, come anche le grandi comunità della ricerca costituiscono l’unico baluardo di difesa della nostra Patria. Le aule e i laboratori restano i templi pagani, dove coltivare e tramandare la nostra profonda e ammirata cultura, che ancora ci distingue nel mondo intero, dove crescono i nuovi cittadini e nascono le speranze, dove si crea innovazione e si progetta il futuro e il benessere dei cittadini.
L’Italia  potrà superare la crisi grazie alla scuola, palestra di democrazia e di cultura. Lo riconoscano e lo mettano in pratica i politici: investire nella scuola e per la scuola è garanzia di successo per il futuro della comunità cittadina , regionale e nazionale.
Con l’autorevolezza che Lo contraddistingue il Ministro Profumo ha affermato “sono persuaso del ruolo centrale della formazione e della ricerca” e per questo   “la politica deve tornare a valorizzare archiviando una lunga stagione di tagli, a favore di un rilancio nel segno della competitività, delle regole e di un uso più mirato ed efficiente delle risorse. In questo ci viene incontro.
L’Europa, alla quale la scuola italiana  deve  fare sempre più  riferimento,  impone una nuova cultura e prassi della “ competitività”   ed il cammino avviato traccia un percorso da seguire .
Sarebbe auspicabile che, avendo obiettivi comuni tra i Paesi della Comunità europea, ai possano ottenere anche i benefici economici di adeguati stipendi, come avviene negli altri Paesi della Comunità
Con soddisfazione il Ministro Profumo cita gli interventi  di semplificazione della  macchina del ministero, riducendo il più possibile la produzione normativa a favore di più semplici e diretti atti amministrativi. A ciò si possono aggiungere gli esami di maturità con il sostegno informatico, il concorso per docenti e dirigenti ed il sostegno alle scuole del Meridione  tramite l’obiettivo convergenza.
Nel messaggio vengono citati alcuni degli ultimi decreti che  hanno  avuto poca eco nella stampa, ma tendono   a portare a compimento l’operatività del mandato e tra questi, il decreto per consentire, attraverso un fondo immobiliare, la costruzione di nuove scuole nel segno dell’innovazione didattica di cui abbiamo bisogno; il decreto per dare il via libera ai libri digitali, sui banchi a partire dall’anno scolastico 2014-2015, per una didattica più interattiva e a misura di studenti; la chiusura del bando sui Messaggeri della conoscenza, per consentire a professori e ricercatori di tutto il mondo di venire nelle università del Mezzogiorno a fare lezione, favorendo la circolazione della conoscenza e ‘dei cervelli’. E ancora, il lancio della prima Social Innovation Agenda italiana, per far crescere dal basso i bisogni dei cittadini attraverso ricerca e innovazione; il decreto sui Tirocini formativi attivi speciali, per regolarizzare l’abilitazione di circa 75mila docenti della scuola; il lancio del programma di ricerca Horizon2020 Italia, che si istrada nel solco del prossimo Programma Quadro europeo, anticipandolo nelle priorità, per allenare le università e gli enti di ricerca italiani e renderli più competitivi sui prossimi bandi.
La scuola italiana in questa fase di “governo tecnico” ha fatto un buon cammino, non è stata ferma a guardare ed ora potrà meglio affrontare la non facile situazione socio-politica che avanza con tanti rischi e perplessità.
Nella conclusione del messaggio il Ministro Profumo dichiara che  “il suo lavoro  proseguirà fino all’ultimo giorno”,  ed ancora oggi, anche con il rinnovo del Parlamento  resta in carica il Governo Monti , quale segno di continuità e di garanzia economica per gli Paesi della Comunità europea.
 Gli attributi del Ministro Profumo:”professore, ricercatore, padre“  costituiscono una garanzia di ricerca del miglior bene  per la scuola italiana che, nonostante le molteplici difficoltà del quotidiano,  cresce  e continua a svolgere la sua missione.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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