La nuova sfida di internet è diventare più verde
Data: Lunedì, 01 aprile 2013 ore 06:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Si studiano
strategie per ridurre dell'80% i consumi elettrici - Il traffico
Internet raddoppia ogni tre anni e con esso l'energia necessaria a
mantenerlo: nuove tecnologie per migliorarne l'efficienza, riducendo i
consumi fino all'80%, e renderlo più 'verde' sono allo studio e nei
prossimi anni permetteranno anche un risparmio della bolletta degli
utenti. Un ricercatore italiano dell'Università di Catania ha
analizzato la situazione sulla rivista Science indicando le possibili
strade da seguire. "Alcuni nostri progetti - ha spiegato Diego
Reforgiato - puntano a ridurre dell'80% l'energia consumata da
internet, un valore che si tradurrebbe in risparmio sia per gli utenti
che per le aziende". Un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile e
assolutamente necessario: il consumo energetico della sola Telecom
Italia nel 2006 era pari all'1% della domanda nazionale ed è andato
aumentando costantemente. Circa il 20% dell'energia consumata è
utilizzata per i sistemi di raffreddamento ed il consumo mondiale dei
data center è stimato, nel 2012, a circa 270 TeraWatt ore, pari a circa
due terzi dell'energia totale prodotta in Italia. "La crescita della
rete - ha spiegato il ricercatore - non è stata accompagnato da un
analogo incremento dell'efficienza della rete energetica". Il problema
è oggi quello di trovare un equilibrio tra le esigenze di prestazioni e
le limitazioni di utilizzo di energia. Dal modem di casa ai server,
agli altri strumenti per la gestione dei grandi volumi di traffico
della rete, i sistemi di risparmio stanno ora superando le difficoltà
tecniche e presto renderanno più verde la rete. "Si parte da piccoli
accorgimenti sui router, il cosiddetto modem'', ha spiegato Reforgiato:
''basti pensare che un utente medio italiano lo sfrutta solo il 20% del
tempo che resta acceso. Basterebbero in questo caso - ha osservato -
dei sistemi per evitare consumi di energia inutili e avremmo un
risparmio in bolletta di almeno 20 euro l'anno". Le strade in queste
direzione, ha proseguito, sono sostanzialmente due: da un lato far
'addormentare' l'apparecchio o le sue parti che non vengono utilizzate;
dall'altro ridurre la 'banda' in base alle reali necessità di quel
momento. "Ovviamente questi accorgimenti devono riguardare soprattutto
i sistemi di gestione della rete, ma ciò è vero anche per gli
apparecchi domestici. Facendo ancora un esempio familiare, spesso siamo
connessi magari vedendo semplicemente una pagina web, quindi senza
sfruttare le potenzialità del modem. Un sistema intelligente
adeguerebbe i consumi alle necessità limitando in questo caso la
'banda'".
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