Face to Faith: a scuola di tolleranza, videoconferenza tra gli studenti della Virginia con i ragazzi del Liceo Galilei di Catania
Data: Lunedì, 25 marzo 2013 ore 10:07:40 CET
Argomento: Redazione


Tra le attività formative previste nel progetto “Face to Faith”, promosso dalla Tony Blair Faith Foundation, alla quale aderiscono alcune scuole italiane,  la videoconferenza costituisce il momento significativo del dialogo interreligioso e del reale interfaccia con la fede tra i diversi popoli del mondo. Il fatto che siano giovani e studenti a parlarne fa ben sperare per la diffusione della cultura del dialogo, dell’ascolto e dell’accoglienza delle diversità.
Delle scuole siciliane fanno parte del progetto 4 scuole catanesi : gli istituti comprensivi: “Parini”,  (scuola capofila), “D’Annunzio-Don Milani” ,  “Monterosso-Mascagni” ed il Liceo scientifico “Galilei” di Catania.

Cronaca della videoconferenza.
14 Marzo 2013 – ore 13.30. Tutto è pronto. La tecnologia ci strizza l’occhio. Sanjay Bareja ci garantisce il suo supporto tecnico dall’India; Anna Wright, dal Regno Unito, sarà la nostra moderatrice. Gli alunni della Chantilly High School, collegati dalla Virginia, sono lì, pronti a cominciare, proprio come noi. I ventinove alunni della II L del L.S. “G.Galilei” di Catania, seduti in aula informatica in favore di webcam sono pronti. Fremono perché sanno di doversi confrontare con coetanei per i quali l’inglese è la lingua madre e temono di fare errori, di fare una brutta figura, ma sono pronti a mettersi in gioco con la determinazione e la vivacità che li ha sempre contraddistinti. Le domande cominciano a susseguirsi da entrambi i gruppi di studenti. C’è curiosità nell’aria, voglia di essere se stessi, di dare la risposta più sentita e non per forza quella più “giusta”. Parlano di sé, della propria scuola, della comunità alla quale appartengono e poi la conversazione cambia repentinamente il suo fuoco quando uno studente statunitense chiede quali fossero le sensazioni in Italia per l’elezione del nuovo Papa avvenuta la sera prima. E da lì i ragazzi prendono  a confrontarsi sul valore della religione nella loro comunità, sulle forme di rispetto all’interno di realtà multireligiose, sul rapporto tra scienza, tecnologia e religione. Gli alunni delle due scuole si avvicendano al microfono, esprimono le loro opinioni, i loro valori, le loro incertezze con semplicità, con la determinazione di capire e farsi capire, di conoscere e condividere.
L’esperienza è più che positiva per gli alunni e per i docenti che ci hanno creduto ed hanno investito le loro energie nella realizzazione di questo progetto nell’unica scuola media superiore coinvolta in Sicilia in tale progetto. Ma spenta la webcam, si ricomincia a lavorare in classe ad un altro modulo e ad un’altra videoconferenza, mentre gli alunni continuano in piattaforma a “conversare” con i nuovi amici della Chantilly High School. Entusiasti e motivati si continua su questa strada, in questo percorso di dialogo e incontro, nell’ottica di una comunità gelosa delle proprie tradizioni, ma alla continua ricerca di orizzonti più ampi, di stimoli e di nuove forme di confronto, crescita e apprendimento.

redazione@aetnanet.org





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2481246.html