La generazione odierna di
docenti che operano nelle scuole di ogni ordine e grado non è digital
native, ossia non è nata e cresciuta con il pc, ma i computer si sono
diffusi mentre la maggior parte di loro era già abbondantemente
inserita nel mondo del lavoro. Diversi sono - e sono stati - i progetti
in atto nelle scuole che mirano sia all'alfabetizzazione informatica,
che all'uso delle tecnologie nella didattica, dando la possibilità ai
docenti più curiosi di acquisire delle competenze utili per i futuri
usi di questi nuovi strumenti nelle attività quotidiane.
La rete
Internet rappresenta oggi una fonte sterminata di informazioni
facilmente accessibili a tutti gli utenti, ma proprio a causa di questa
elevata accessibilità e libera partecipazione alla produzione e
diffusione delle informazioni, non sempre tutto ciò che viene in essa
reperito risulta del tutto esatto!
Pur avendo a disposizione i libri di testo, quasi sempre gli studenti
fanno affidamento sulle
risorse disponibili
in rete, perché spesso sono alla ricerca di riassunti,
spiegazioni "più chiare", mappe concettuali, esercizi svolti, video
esplicativi, podcast e quant'altro li possa agevolare nella
comprensione dell'argomento da studiare.
In questa spesso forsennata ricerca di materiali che semplifichino la
loro vita, non tengono in considerazione la veridicità e l’
affidabilità delle
fonti, soprattutto perché non sempre dispongono del giusto senso
critico che permette loro di discernere fra ciò che è corretto e ciò
che presenta inesattezze. Infatti, spesso capita a tanti docenti di
visionare appunti scaricati dai propri alunni che presentano diversi
strafalcioni, oppure capita di sentir dire affermazioni del tutto
errate ma trovate nelle risorse scaricate da qualche sito web. Inoltre
un docente, quando assegna una ricerca per casa, non deve neppur
minimamente pensare che lo studente vada a consultare di certo
un'enciclopedia cartacea o in DVD-ROM, ma deve accettare il fatto che
il primo luogo di ricerca è proprio la rete: lo studente va su Google e
accede a un'ingente quantità di informazioni, più o meno pertinenti, su
quanto ricercato!
Lo scolaro più diligente si sofferma a leggere il contenuto di alcuni
siti e cerca di comprendere se contengono informazioni coerenti con lo
scopo della sua ricerca, mentre lo scolaro più disinteressato si limita
a copiare e incollare in un file di testo i contenuti del primo sito,
senza neppure leggerli.
Quando la ricerca arriva nelle mani del docente, si nota spesso una
grandissima quantità di carta sprecata per stampare dei contenuti del
tutto inutili perché per nulla coerenti con lo scopo della ricerca,
oppure perché contengono informazioni errate! Tanti studenti non sanno
neppure che Wikipedia è un'enciclopedia libera non solo nel senso che i
suoi contenuti sono liberamente fruibili da tutti, ma anche perché i
contenuti messi a disposizione possono essere liberamente inseriti,
seppur con alcune restrizioni, da qualsiasi utente. Quindi, ognuno
inserisce i contenuti in base alle proprie conoscenze e spesso scende
in dettagli che esulano dai contenuti trattati nelle scuole di ogni
ordine e grado (la maggior parte delle informazioni sono così
dettagliate da essere più adatte agli studenti universitari).
Per le suddette ragioni, è importante che i docenti dedichino nelle
classi, nei tempi e nei modi ritenuti più opportuni, delle ore di
informazione sull'uso proficuo della rete, su come ricercare le
informazioni, su come produrre testi fruibili utilizzando le
informazioni in rete e, soprattutto, su quali siti consultare per
produrre ricerche disciplinari appropriate. Quindi,
sarebbe auspicabile
che ogni docente individuasse una serie di siti affidabili da poter
fornire agli allievi ogni volta che questi volessero effettuare
delle ricerche in rete. Una lista di siti web selezionati con cura dal
docente - il quale ne valuta la veridicità delle informazioni e
l’effettiva fruibilità personale o da parte degli alunni - inerenti a
una data disciplina prende il nome di
sitografia
disciplinare.
Ogni docente può quindi creare due tipologie di sitografie disciplinari:
una
sitografia
personale, il cui obiettivo primario è l’autoaggiornamento;
una
sitografia
operativa, in cui sono contenuti tutta una serie di siti web che
verranno a mano a mano forniti agli alunni per l’approfondimento, il
recupero o l’integrazione di quanto effettuato dentro le mura
scolastiche.
Una buona sitografia disciplinare si costruisce nell’arco della propria
esperienza didattica, in quanto il web mette a disposizione tantissime
risorse che vengono giornalmente scoperte da chi ha la pazienza di
effettuare delle ricerche mirate e non solo mirate! Potrebbe essere
buona prassi creare un file di testo in cui annotare tutti gli
indirizzi dei siti utili consultati, corredati da una breve descrizione
delle risorse disponibili e organizzati secondo un criterio stabilito
dal docente. Uno dei
criteri organizzatori
potrebbe essere quello di suddividere i link in base all’anno di corso
in cui vengono affrontati quei contenuti disponibili sui siti e fornire
un file direttamente agli alunni, in modo che essi stessi sappiano dove
andare a ricercare le informazioni più attendibili. Questo file
richiede sicuramente una revisione annuale, in quanto si può decidere
di eliminare determinati segmenti curricolari in favore di altri. Un
secondo criterio organizzatore potrebbe essere la
raccolta di link per
tematiche affrontate, favorendo in questo modo la possibilità di
reperire tante informazioni affidabili sullo stesso argomento.
A prescindere dalla possibilità di raccolta di link sui diversi
contenuti oggetto di studio di una disciplina, risultano certamente
molto utili le cosiddette
sitografie specifiche. Queste nascono dall’attenta
programmazione delle attività didattiche, in quanto il docente che
decide di affrontare un determinato argomento, può dare agli allievi
alcuni siti con materiali per il ripasso dei prerequisiti,
successivamente dei link di siti con materiali sintesi di quanto
trattato o di recupero dei contenuti (ricchi di esempi, esercizi
svolti, video esplicativi, etc.) e, infine, dei siti per la verifica
degli apprendimenti con valutazione immediata a video. In questo
modo i docenti riusciranno a contenere l’acquisizione di informazioni
errate da parte degli studenti e ci si avvicinerà maggiormente al loro
essere soggetti connettivisti.
http://dida.orizzontescuola.it