Concorsi pubblici Miur: assurdi e a bizzeffe
Data: Giovedì, 28 febbraio 2013 ore 02:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Del “concorsone” a cattedre l’opinione pubblica viene abbastanza informata, stante il gran numero di poveri diavoli coinvolti e il ritardo epocale con cui è stato bandito (l’ultimo risaliva al 1999): sono note le vicissitudini del quiz di ammissione, del recente rinvio delle prove scritte causa neve, dell’esiguità dei posti in palio, ecc… Meno note altre due vicende, relative al concorso a Dirigenti Scolastici (ex-Presidi) e Dirigenti Tecnici (ex-Ispettori).

Da un lettore, Stefano Casarino, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione sui concorsi per Dirigente scolastico e per Dirigente tecnico.

Del “concorsone” a cattedre l’opinione pubblica viene abbastanza informata, stante il gran numero di poveri diavoli coinvolti e il ritardo epocale con cui è stato bandito (l’ultimo risaliva al 1999): sono note le vicissitudini del quiz di ammissione, del recente rinvio delle prove scritte causa neve, dell’esiguità dei posti in palio, ecc…

Meno note altre due vicende, relative al concorso a Dirigenti Scolastici (ex-Presidi) e Dirigenti Tecnici (ex-Ispettori).

Pensando al primo, viene da chiedersi se l’Italia è ancora un Paese unito oppure se già viviamo in una Repubblica federale, realizzata senza neppure modificare il dettato costituzionale. Perché in alcune Regioni il concorso si è concluso e i vincitori sono già stati nominati e lavorano a pieno ritmo; in altre il concorso è bloccato dall’intervento della magistratura . Eclatante il caso della Regione Lombardia, dove è “esplosa” la questione delle “buste trasparenti” (è così che si è intesa la tanto sbandierata “trasparenza”?!) e si è arrivati all’ennesima nomina di un altro perito: pare che sia quasi impossibile stabilire in modo incontrovertibile se ‘ste benedette buste siano (fossero) o no trasparenti! Incredibile altrove, non nel nostro Paese! Un sommesso sospetto: trasparenti solo in Lombardia? Comunque, non è vano parlare di Sistema Nazionale di Valutazione quando ogni regione viaggia in ordine sparso?

E veniamo all’altra, tragicomica vicenda, il concorso a Dirigente Tecnico, che mancava da circa vent’anni (curioso come i concorsi in Italia latitino per quasi una generazione e poi improvvisamente tornino in auge, alla faccia di qualunque previsione normativa e di un minimo di buon senso) ed è stato bandito, auspice il Ministro Fioroni, nel 2008. Siamo nel 2013 e si stanno solo ora svolgendo gli orali (ma non c’è una legge che impone la conclusione della procedura concorsuale entro sei mesi dalla conclusione degli scritti? certo che sì, è scritto a chiare lettere: art. 11 c.5 DPR 487/94!). I posti in palio erano 145, dopo le preselezioni che riguardavano decine di migliaia di candidati (unico requisito per partecipazione l’anzianità di servizio di almeno novi anni: forse anche qui qual cosina da eccepire ci sarebbe, no?), novecento e più superstiti si sono cimentati negli scritti e ne sono rimasti in corsa solo 79. Ripeto: 79! Impressionante, vero? E per quello che è dato sapere da indiscrezioni sullo svolgimento degli orali, la falcidie continua. Gli ispettori, pardon, i Dirigenti Tecnici dovrebbero essere la “terza gamba” del sistema di valutazione: quanti sono quelli attualmente in servizio? quanti saranno (se mai lo saranno) assunti a conclusione di un concorso che sta durando da cinque anni? Ripeto: cinque anni! Quale altro Paese europeo – verrebbe voglia di dire “civile” -  fa durare tanto un concorso?! Nessuno risponde alla collettività di un tale inconcepibile spreco di tempo e di risorse? Dove stanno qui i principi di economicità, rapidità (??), efficacia ed efficienza puntualmente richiamati dall’art.1 della l. 241/90?

Se poi si entrasse nel merito di cosa veniva richiesto dai programmi di esame,di quali siano stati i criteri di valutazione per la correzione degli scritti, di come siano state considerate le prove relative alle competenze culturali e scientifiche di ciascun settore disciplinare, allora lì si aprirebbe tutta una vasta gamma di riflessioni. La summa della questione resta questa: qualche sparuta decina di Dirigenti Tecnici così recluta a cosa diamine potrà servire? Delle due l’una: o questo ruolo serve e allora andava ripensato, rilanciato e potenziato (anche numericamente) oppure non serve, e allora perché fare un concorso che sta durando quasi quanto la presa di Troia?

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