Linguistico Cassarà di Palermo: la statalizzazione non leda i diritti di studenti e lavoratori
Data: Venerdì, 22 febbraio 2013 ore 05:00:00 CET Argomento: Sindacati
Con la
Deliberazione della Giunta Provinciale n° 5 del 28 gennaio 2013 (da
sottoporre al Consiglio Provinciale) viene approvato lo schema di
convenzione fra Miur e Provincia Regionale di Palermo, relativamente
alla “statalizzazione dell'Istituto Provinciale di Cultura e Lingue
"Ninni Cassarà" di Palermo in via Don Orione 44, di una succursale in
via Fattori n. 86,nonché di tre sedi distaccate nei comuni di Cefalù,
Terrasini ed Alimena, con decorrenza dal 1° settembre 2013”. L’Unione
Sindacale di Base, comparto scuola, ritiene che la propria azione
sindacale debba avere come riferimento l’art.33 della Costituzione
Repubblicana, che afferma: “La Repubblica detta le norme generali
sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti
di educazione, senza oneri per lo Stato”. La naturale conseguenza di
questo indirizzo statale, laico e democratico della scuola italiana, ci
porta a vedere con favore il processo di statalizzazione dell’I.P.C.L.
“Ninni Cassarà”, che farà uscire l'Istituto dalla dimensione
“paritaria” strappandolo a quella gestione politica che, in questi
anni, ha costituito solo un ostacolo per lo sviluppo della scuola, come
testimoniato dalle progressive contrazioni di organico registrate anno
dopo anno e dai ritardi nelle convocazioni del personale precario. La
statalizzazione deve essere finalizzata esclusivamente a uniformare
sotto tutti i punti di vista il Liceo Linguistico “Cassarà” alla Scuola
Pubblica Statale, a beneficio di una chiarezza che non potrà più
generare in futuro tensioni e conflittualità.
Tuttavia, saremo estremamente vigili affinché questo passaggio di
competenze non comporti tagli al personale docente e non docente, e ci
opporremo radicalmente, come abbiamo sempre fatto, a qualsiasi ipotesi
di accorpamento fra classi o di aumento del numero di alunni per
classe. Vigileremo altresì affinché l'Amministrazione statale non
chiuda il plesso di Alimena, pensando magari di dirottare altrove gli
alunni di quella comunità, perché riteniamo che i diritti degli
studenti debbano assolutamente essere tutelati. I plessi di Terrasini
ed Alimena dovranno continuare ad essere attivi, rappresentando da ogni
punto di vista un prezioso punto di riferimento per i rispettivi
comprensori.
In tal senso restiamo fortemente perplessi rispetto alle "previsioni"
effettuate pubblicamente dal Presidente della Provincia Avanti rispetto
alla prossima chiusura del plesso di Alimena (nonostante l'approvazione
della sua statalizzazione come da delibera). Così come restiamo
profondamente perplessi dalla scelta dello stesso Presidente Avanti di
convocare nei giorni scorsi i docenti dell'IPCL a un incontro con lui
in due giorni diversi. Respingiamo l'arroganza con cui lo stesso Avanti
ha di fatto cacciato i precari che – rifiutando l'assurda posizione del
doppio binario – si erano presentati all'incontro insieme ai colleghi
di ruolo.
Al contrario di altre sigle sindacali, che in questi anni hanno a
nostro avviso speculato sulla pelle dei precari e fingono di lottare
per la “scuola statale”, riteniamo positivo che dal prossimo anno gli
stessi precari siano chiamati dalle graduatorie statali, sicuramente
garanti di equità, contrariamente alle "particolari" graduatorie
dell'Istituto, la cui difformità rispetto ai parametri nazionali è
stata causa di lunghi contenziosi.
Riteniamo infine che non si possano equiparare indistintamente le
posizioni dei precari, così come fatto da altre sigle sindacali.
Infatti, coerentemente con le normative europee, rivendichiamo che i
lavoratori precari che abbiano stipulato un contratto annuale al 31
agosto per tre anni consecutivi sulla “stessa cattedra o posto vacante”
siano immediatamente stabilizzati, e siamo pronti a supportare i
lavoratori che decidano di portare avanti la rivendicazione di questo
diritto".
palermo.scuola@usb.it
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