Dimensionamento scuole Sicilia: rettifiche al Piano Trapani-Marsala; nuove proteste da Catania e Palermo
Data: Giovedì, 21 febbraio 2013 ore 01:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


L’Assessorato Regionale P.I. e F.P. con e-mail inviata oggi al componenti del Tavolo Tecnico Regionale, ha comunicato un mero errore materiale in provincia di Trapani: la SMS “Pipitone” viene aggregata al I Circolo Didattico “Garibaldi”, così come formulato in sede di Tavolo Tecnico Regionale, anziché con il IV Circolo Didattico “Sirtori” come erroneamente riportato nei tabulati trasmessi. Intanto qualcuno nel capoluogo etneo si chiede come mai non siano stati accorpati i due Licei artistici operanti nella stessa area metropolitana: il “Mimì Lazzaro” con circa 500 alunni e “Emilio Greco” con 670 alunni circa.
Ora, se è vero come è vero, che le iscrizioni nei due Istituti sono in caduta libera, perché non procedere all’accorpamento quest’anno piuttosto che aspettare il botto con il crollo delle iscrizioni?
Viene proprio da chiedersi, al di là degli interessi legittimi e sacrosanti dei Ds alla tutela del posto di lavoro, a chi è giovata questa non scelta? Appare anche meno credibile, nei fatti e nella logica, affermare da parte di qualche interlocutore dell’Assessorato regionale P.I. – a tal uopo interpellato - che l’unico obiettivo di quest’anno era quello di salvare le presidenza in sofferenza!
Se ciò fosse vero, se fosse stato sempre vero nell’operazione di quest’anno, tutto sarebbe ok; nei fatti, però, non in tutti i casi è stato proprio così (!) anche se in generale possiamo prendere atto che la politica di via Ausonia quest’anno è stata segnata da un gioco tutto al ribasso e perdente sul piano strategico perché aveva un solo mini-obiettivo: salvare tutto il salvabile anche a malapena … l’anno venturo chi vivrà, vedrà! E tutti, o quasi, al Tavolo Tecnico sono stati zitti e muti, OO.SS. comprese, tranne qualcuna, anche se poi proprio ieri, sulla scorta di alcune nostre osservazioni sulle operazioni non condotte seriamente a Trapani, Messina e soprattutto Palermo, una di esse ha sentito il bisogno amicale di precisare il concetto di  “dimensionamento” piuttosto che di “razionalizzazione” (senza che nessuno avesse mai chiesto siffatta lezioncina!); ha tenuto a precisare che se si fossero fatte ulteriori maneggiamenti nel comune di Palermo si sarebbe dovuto mettere in discussione “complessivamente l’assetto dei quartieri della città” e via di seguito, però senza spiegare perché si è fatto spezzatino di alcune scuole (forse non interessavano a nessuno!) e non di altre, che invece si sono salvare a tutti i costi! Questa sigla sindacale, a quanto pare molto coerente non solo con le decisioni assunte al Tavolo, per restare solo a Palermo, non ha saputo spiegare la fine ingloriosa della SMS “Archimede”, le operazioni “Duca degli Abruzzi” e “Parlatore”, ovvero il papocchio “Perez” - “Boccone” – “R. Pilo”, ecc., con ulteriori distinguo e nuove ri-ri-puntualizzazioni, che solo nelle prossime ore valuteremo se pubblicare o meno.
In ogni caso ribadiamo fin da adesso, con solare certezza, che in certi casi, pro o contro che ci si collochi, si è rischiato il cannibalismo (a cura degli interessati) e la macelleria istituzionale (a cura di terzi), già denunciati nelle note precedenti.

Ninni Bonacasa - www.cerips





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