Dimensionamento e non Razionalizzazione - Le nuove realtà scolastiche assumano un nome nuovo
Data: Lunedì, 18 febbraio 2013 ore 07:00:00 CET
Argomento: Redazione


Ancora una volta la scuola siciliana si sconvolge nel suo assetto organizzativo e molti dei cambiamenti effettuati non rispondono alla logica di un reale ed intelligente "razionalizzazione" ma ad una semplice operazione numerica che dura quanto il soffio di una stagione.
Alcune operazione di aggregazioni di plessi e di scuole erano già nel programma del precedente dimensionamento e la pervicacia autonomista ha rallentato l'operazione aggravando la situazione con un anno di formale e poco produttiva reggenza.
Si auspica che le nuove aggregazioni siano efficaci e, leggendo il nuovo piano scolastico della città di Catania se non si comprende come la terza scuola di San Cristoforo, l'Istituto Doria, un tempo di fronte alla scuola Battisti sia stata aggregato non alle scuole del quartiere, bensì all'Istituto Dusmet di Librino che nell'ambito delle scuole della "città satellite" era rimasto povero di alunni.
La fusione degli Istituti Fermi ed Eredia erano già nel progetto originario e rispondono ad una logica di fusione tra istituti professionali.
Il nuovo assetto scolastico della zona di Cibali e Nesima inferiore con l'aggregazione dell'Istituto Corridoni Meucci da parte dell'Istituto De Roberto, anche se fa recuperare i numeri non risponde alla logica territoriale. Nel quartiere di Cibali alto permane la presenza di un plesso scolastico che appartiene alla scuola De Amicis che ha sede centrale in altra zona della Città, mentre la scuola De Roberto ha un plesso staccato in via del Purgatorio nella zona di Piazza Palestro.
La presenza dell'Istituto d'arte (liceo artistico M. Lazzaro) nei locali dello storico Convitto Cutelli potrebbe essere una positiva soluzione, auspicando una buona politica di incremento di sviluppo, recuperando il valore educativo e preparatorio della scuola media annessa all'Istituto d'arte, esperienza scolastica gloriosa del territorio di Giarre e che adesso va in definitivo esaurimento.
Il piano di dimensionamento regionale, del quale diversi articoli e commenti hanno evidenziato le "perle", non ha applicato la norma e l'indirizzo ministeriale degli istituti comprensivi e nel tempo (non molto lontano) si dovrà provvedere in tal senso, facendo registrare ancora disagi e limitata continuità didattica.
I cambiamenti sociali e abitativi dal centro alla periferia o viceversa segnano il destino delle scuole che crescono o muoiono anche in relazione a chi li dirige.
Si auspica che la nuova dirigenza scolastica, che l'ultimo concorso immetterà in servizio, possa seguire la logica dello sviluppo e della crescita, a volte limitata dalla carenza di strutture e spazi adeguati, dato che molte scuole sono state costruite per accogliere un unico indirizzo e, a seconda dei contributi assegnati sono state realizzate per poche classi, quando prevaleva il principio della piccola scuola di 12 classi, gestibile e a dimensione umana e didattica
In merito ai nuovi istituti che si formano dalle fusioni ed aggregazioni si rinnova l'auspicio ed il messaggio che la nuova realtà scolastica risulti portatrice di una rinnovata identità.
Il nuovo istituto che nasce, più che sommare ed unire con un trattino i nomi degli ex Istituti aggregati si dia un nome nuovo, espressione di una realtà nuova che nasce e non semplice aggregazione di pezzi o di "cocci" di realtà scolastiche a volte differenti se non contrastanti.
Un nuovo progetto di scuola "complessa" che, ricca di un maggior numero di studenti e di personale, ottimizzi le risorse che tale beneficio apporta, si riorganizzi con metodologie rinnovate e con uno spirito di scuola nuova, capace di crescere e di svilupparsi, prendendo anche un nuovo nome, e attraverso uno specifico Piano dell'Offerta formativa, si articoli nella sua interezza di unitarietà e di distinzione.
Il dare un nuovo nome all'Istituto che nasce dal dimensionamento non vuol dire cancellare la memoria storica del passato, ma i nomi dei personaggi ai quali nel tempo le scuole sono state intitolate siano conservati come indicazione dei singoli plessi, mentre la nuova Istituzione scolastica che nasce rinnovata e con una fisionomia e identità specifica e aperta alle esigenze della scuola di oggi e di domani porterà nel nuovo nome un segno di cambiamento e di rinnovamento.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2480768.html