Rinnovo contrattuale? No, grazie!
Data: Mercoledì, 13 febbraio 2013 ore 07:15:00 CET
Argomento: Sindacati


Alcuni sindacati, tanto di base, quanto consociativi, stanno iniziando a chiedere il rinnovo contrattuale del comparto scuola. Da oltre vent’anni ogni rinnovo si è rivelato una catastrofe normativa ed economica e ha radicalmente peggiorato le condizioni di lavoro di docenti e ATA e il potere d’acquisto dei nostri salari.
Non occorre fare troppa fatica per ricordare che pian piano sono stati eliminati gli scatti biennali e poi congelati quelli sessennali/settennali e una marea di diritti giuridici sono stati fatti sparire retroattivamente, a ogni rinnovo, anche contraddicendo il contratto di lavoro firmato all’atto di assunzione a tempo indeterminato.
Come SISA sappiamo che il prossimo governo si abbatterà contro la scuola con la stessa violenza di quelli che lo han preceduto. Sappiamo che vogliono imporre per contratto le 24 ore frontali alle elementari e le 21 ore di servizio alle medie e alle superiori, fin dal prossimo settembre, sappiamo che vogliono bloccare persino il recupero dell’inflazione e - visto che elimineranno sicuramente le tredicesime e probabilmente il 50% dello stipendio di agosto con la scusa del Fiscal Compact - non vogliamo che tale arbitrario taglio ai nostri salari sia sancito da una qualche formula inserita nel rinnovo contrattuale.
Il SISA quindi invita a esporre in ogni scuola e all’albo sindacale, striscioni e manifesti, creativamente realizzati da docenti, studenti e scuole, con scritto: “Rinnovo contrattuale? No, grazie!” e a battersi contro il nefasto rischio di vedere decisamente peggiorate le nostre condizioni economiche e giuridiche. Mobilitiamoci nelle scuole e nelle piazze, per il pieno rispetto e l’effettiva applicazione del contratto vigente, che è stato ripetutamente disatteso e non applicato per colpa dei governi succedutisi in questi anni, con la connivenza dei sindacati consociativo - concertativi.
Il solo modo di difendere i lavoratori della scuola, i precari, abilitati e non abilitati, gli studenti è quello di un non rinnovo del contratto e di una grande mobilitazione che coinvolga la società civile perché la scuola torni ad essere al centro del dibattito sociale e al primo posto degli interessi di tutti e di ciascuno, perché non esiste bene comune più importante e più prezioso dei saperi, delle persone chiamate a trasmetterli e di quelle chiamate a costruirseli per essere cittadini di domani.

Il coordinamento nazionale
sisasindacato@libero.it





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