Razionalizzazione” delle istituzioni scolastiche nella provincia di Siracusa. Tanto tuonò che piovve
Data: Lunedì, 11 febbraio 2013 ore 20:08:12 CET
Argomento: Opinioni


Dalla tabella che sarà pubblicata fra qualche giorno ognuno potrà valutare le decisioni scaturite dalla riunione svolta in regione dove la nostra provincia non ha potuto fare altro che esprimere qualche opinione, cortesemente ascoltata dai presenti, ma che non ha sortito alcun effetto anche perché non vi erano margini né una proposta globale da discutere ( ma di che hanno parlato nella commissione pubblica istruzione, come ossequiosamente riferito dalla stampa, in questi giorni?); infatti la mission che la regione si era data era di eliminare tutte le reggenze e creare 50 nuove dirigenze in modo da saturare i 894 posti di dirigente compresi i CPIA riconosciuti alla Regione dal Ministero.
In assenza di un piano provinciale organico e complessivo i funzionari regionali hanno avuto buon gioco.
Così i contabili si sono messi al lavoro ed hanno fatto le somme trattando le scuole come contenitori vuoti mettendo insieme ortaggi e frutta alla rinfusa con un occhio distratto alla sede e con nessuna considerazione della storia, delle competenze e delle specificità delle scuole.
I Sindacati presenti hanno fatto cornice, con l’obiettivo di salvare più posti possibile e formulando deboli osservazioni sulla qualità delle aggregazioni. Così il prossimo anno oltre all’avere una molteplicità di scuole nello stesso comune che si occupano di turismo, di marketing etc esse si occuperanno anche di settori dell’istruzione assolutamente lontani dalla loro esperienza e dalla loro specificità.
Avremo dunque scuole con indirizzo economico aggregate a scuole con indirizzo tecnologico, licei scientifici con classici, licei con istituti tecnici di tutti i tipi, alberghieri con professionali per l’industria e così via con buona pace dei pedagogisti, del riordino dei cicli e di tutta la letteratura che si è sviluppata nell’ultimo decennio sulla necessità di “specializzare” le scuole per consentire un utile sinergia col territorio e le sue esigenze.
La prima conseguenza di questo miscuglio informe facile da prevedere è la confusione nei POF, nelle famiglie ,un aumento dei conflitti dentro gli istituti e una dispersione delle singole scuole in sedi distanti fra loro con difficoltà nella gestione, senza considerare il rischio della perdita dell’identità di ciascuna scuola…..
Effetto dei tagli lineari della Gelmini in primo luogo, ma anche dell’incapacità della Provincia regionale di governare il territorio e della assoluta irresponsabilità nell’aver perso il treno, lo scorso anno, per dare un’assetto definitivo alla scuola superiore della provincia e risparmiare sugli affitti. Complimenti!
Sicuramente qualche faccia tosta avrà pure il coraggio di trasferire ad altri le proprie responsabilità , imbrogliando le carte con la complicità di una stampa spesso fiancheggiatrice e distratta.
Ci sarà pure qualcuno che dirà: non è finita qui…. Ci faremo sentire …….l’anno prossimo….. era inevitabile….abbiamo lottato e cosi via tromboneggiando…….mah! che miserie…..forse non è proprio il caso di non insistere …….e tirare a campare.
Di Giambattista Totis http://www.facebook.com/giambattista.totis







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