TFA Speciali: finalmente anche il Parlamento si è espresso a favore dell'avvio
Data: Venerdì, 08 febbraio 2013 ore 06:00:00 CET Argomento: Sindacati
Con il sì, seppure
condizionato, emesso dalla VII Commissione Cultura della Camera,
finalmente anche il Parlamento si è espresso a favore dell’avvio dei
Tfa speciali. Per la scuola italiana è una bella notizia: potranno
abilitarsi all’insegnamento almeno 50.000 docenti. Spetta ora al
ministro Profumo emanare in breve tempo il decreto di modifica del D.M.
249/2010, introducendo però alcune modifiche finali indispensabili.
Come la soglia minima dei 360 giorni, anziché l’eccesso delle tre
annualità. Per non incorrere in esclusioni prive di logica, il decreto
dovrà inoltre permettere l’accesso al personale di ruolo
soprannumerario, in particolare agli Itp, e ai dottori di ricerca. Il
parere positivo della VII Commissione Cultura della Camera è arrivato:
questo significa che nelle prossime settimane potrebbero prendere il
via anche i Tfa speciali, riservati al personale che ha svolto del
regolare servizio in possesso dei titoli di studio necessari. La loro
attuazione deve però necessariamente essere allargata. Prima di tutto a
coloro che hanno svolto 360 giorni di servizio, lo stesso requisito
richiesto in occasione dei precedenti corsi abilitanti del 1999 e del
2004. Ma l’accesso deve essere consentito anche ad una serie di figure
professionali rimaste sinora ingiustamente escluse. Come quelle degli
oltre 8.000 docenti oggi privi di titolarità: lo Stato deve dare loro
la possibilità di poter accedere, sempre se in possesso del titolo
utile, ad una nuova abilitazione e senza costi aggiuntivi. Ed essere in
tal modo più facilmente “collocabili”, già in vista del prossimo anno
scolastico. La maggior parte di loro, infatti, si trova nella posizione
di soprannumerarietà (molti sono insegnanti tecnico pratici) a seguito
dei tagli draconiani e delle riforme restringi-organici volute dai
Governi che si sono succeduti negli ultimi 3-4 anni. Contestualmente,
il ministro deve necessariamente permettere l’iscrizione ai Tfa
speciali anche a coloro che hanno conseguito il dottorato di ricerca.
Si tratta di una possibilità che era stata ritenuta fattibile nelle
versioni iniziali del testo oggi approvato alla Camera. Ma poi nelle
versioni successive se ne sono perse le tracce. L’Anief non ne
comprende il motivo: se i dottori di ricerca hanno titolo ad essere
inseriti nei ruoli dirigenti dello Stato, perché gli viene ora negato
di poter fare i docenti della scuola pubblica?
www.anief.org
|
|