Come si costruisce un percorso disciplinare di Geografia?
Data: Domenica, 03 febbraio 2013 ore 12:05:54 CET
Argomento: Redazione


La scoperta del territorio come elemento fisico ed il suo contenuto umano ed economico, considerato attraverso le variabili temporali, è parte integrante di un itinerario didattico che si snoda attraverso modi e tempi nell’arco dell’anno scolastico e che, secondo criteri improntati ad una moderna logica e ad una attuale concezione del sapere, si compone di “unità didattiche” per giungere ad un apprendimento, il più possibile pianificato e ordinato secondo parametri cognitivi a “difficoltà variabile”.

Tenendo presente che è necessaria l’acquisizione di una mentalità geografica, bisogna puntare nell’azione insegnamento-apprendimento non ad una strategia didattica che miri alla memorizzazione e ripetizione di nozioni da parte degli alunni, ma ad una concettualizzazione, in forma semplice, di essi, accompagnate da riflessi localizzativi spaziali, per un immediato riscontro percettivo dell’area territoriale oggetto di studio.

L’unità didattica è un insieme di informazioni integrate riguardanti una determinata tematica ed è progettata e portata a compimento sulla base di specifici elementi che sono: i prerequisiti, gli obiettivi, i contenuti,  il materiale e gli strumenti didattici, le verifiche ( in ingresso, in itinere e sommative ).

Se prendiamo in considerazione, per esempio, la Regione balcanica, oggi al centro di particolari attenzioni in Europa e nel Mondo, bisogna anzitutto inquadrare tale territorio nell’ambito dello spazio europeo cui appartiene, attraverso un’attenta visualizzazione e lettura cartografica. Quindi risulta interessante presentare agli alunni una sequenza di immagini fisse  o mobili, che polarizzino lo sguardo ed esercitino un immediato interesse.

Si ha così l’idea dell’ambiente su cui si vuole indagare per dedurne informazioni e collocare gli oggetti geografici in un contesto fisico costruito dalla natura e modificato dall’uomo.

Obiettivo da raggiungere è la conoscenza di una regione, dalle alterne vicende storiche, costituita da un complesso mosaico di unità geopolitiche non stabili, popolate da etnie in lotta tra di loro per l’affermazione delle rispettive egemonie.

Da un punto di vista contenutistico, l’analisi del territorio, in funzione del binomio uomo-ambiente, va integrata da una essenziale sequenza dei fatti storici, che hanno interessato l’area considerata, fino alle ultime vicende, dalla costituzione delle attuali unità politiche con i loro caratteri socio-economici, i loro problemi, le loro aspettative future.

In tale contesto, la classe si configura come laboratorio didattico, con analisi e comparazioni di tabelle statistiche riguardanti la popolazione e le risorse delle singole strutture geopolitiche, la costruzione di grafici, il commento ad immagini fotografiche, alla proiezione di documentari, alla lettura di articoli o brevi saggi, accuratamente scelti.

La verifica va svolta “in itinere” e alla fine del percorso formativo (verifica sommativa), non solo in forma tradizionale (attraverso colloqui guidati), ma sulla base di prove strutturate (a risposta multipla o a risposta aperta) questionari, test logicamente differenziati, il cui obiettivo è quello di facilitare l’apprendimento, di sviluppare capacità ed abilità in funzione interdisciplinare e a rendere unitario e coinvolgente il discorso geografico.

rosita.ansaldi@tin.it











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