La scoperta del
territorio come elemento fisico ed il suo contenuto umano ed economico,
considerato attraverso le variabili temporali, è parte integrante di un
itinerario didattico che si snoda attraverso modi e tempi nell’arco
dell’anno scolastico e che, secondo criteri improntati ad una moderna
logica e ad una attuale concezione del sapere, si compone di “unità
didattiche” per giungere ad un apprendimento, il più possibile
pianificato e ordinato secondo parametri cognitivi a “difficoltà
variabile”.
Tenendo presente che è necessaria l’acquisizione di una mentalità
geografica, bisogna puntare nell’azione insegnamento-apprendimento non
ad una strategia didattica che miri alla memorizzazione e ripetizione
di nozioni da parte degli alunni, ma ad una concettualizzazione, in
forma semplice, di essi, accompagnate da riflessi localizzativi
spaziali, per un immediato riscontro percettivo dell’area territoriale
oggetto di studio.
L’unità didattica è un insieme di informazioni integrate riguardanti
una determinata tematica ed è progettata e portata a compimento sulla
base di specifici elementi che sono: i prerequisiti, gli obiettivi, i
contenuti, il materiale e gli strumenti didattici, le verifiche (
in ingresso, in itinere e sommative ).
Se prendiamo in considerazione, per esempio, la Regione balcanica, oggi
al centro di particolari attenzioni in Europa e nel Mondo, bisogna
anzitutto inquadrare tale territorio nell’ambito dello spazio europeo
cui appartiene, attraverso un’attenta visualizzazione e lettura
cartografica. Quindi risulta interessante presentare agli alunni una
sequenza di immagini fisse o mobili, che polarizzino lo sguardo
ed esercitino un immediato interesse.
Si ha così l’idea dell’ambiente su cui si vuole indagare per dedurne
informazioni e collocare gli oggetti geografici in un contesto fisico
costruito dalla natura e modificato dall’uomo.
Obiettivo da raggiungere è la conoscenza di una regione, dalle alterne
vicende storiche, costituita da un complesso mosaico di unità
geopolitiche non stabili, popolate da etnie in lotta tra di loro per
l’affermazione delle rispettive egemonie.
Da un punto di vista contenutistico, l’analisi del territorio, in
funzione del binomio uomo-ambiente, va integrata da una essenziale
sequenza dei fatti storici, che hanno interessato l’area considerata,
fino alle ultime vicende, dalla costituzione delle attuali unità
politiche con i loro caratteri socio-economici, i loro problemi, le
loro aspettative future.
In tale contesto, la classe si configura come laboratorio didattico,
con analisi e comparazioni di tabelle statistiche riguardanti la
popolazione e le risorse delle singole strutture geopolitiche, la
costruzione di grafici, il commento ad immagini fotografiche, alla
proiezione di documentari, alla lettura di articoli o brevi saggi,
accuratamente scelti.
La verifica va svolta “in itinere” e alla fine del percorso formativo
(verifica sommativa), non solo in forma tradizionale (attraverso
colloqui guidati), ma sulla base di prove strutturate (a risposta
multipla o a risposta aperta) questionari, test logicamente
differenziati, il cui obiettivo è quello di facilitare l’apprendimento,
di sviluppare capacità ed abilità in funzione interdisciplinare e a
rendere unitario e coinvolgente il discorso geografico.
rosita.ansaldi@tin.it