Scuola: prossimo anno 30 mila alunni in piu' ma stessi prof - Anief, risultato sara' aumento classi-pollaio
Data: Domenica, 03 febbraio 2013 ore 10:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


ROMA - Il prossimo anno ci saranno 30mila alunni in piu', ma il numero dei docenti rimarra' bloccato. Lo ha comunicato il ministero ai sindacati, sulla base delle previsioni delle iscrizioni all'anno scolastico 2013-14, e l'Anief lancia l'allarme. ''Sono dati davvero sconfortanti quelli che il Ministero ha fornito ai sindacati in vista del prossimo anno scolastico: gli alunni della scuola italiana previsti sono oltre 6 milioni e 858mila. Rispetto all'anno in corso aumenteranno di quasi 30mila unita', soprattutto alla primaria (con leggero calo alle medie), ma per effetto del blocco normativo approvato con la legge 111/2011 la quantita' di docenti rimarra' bloccata. L'organico sara' lo stesso di quest'anno: 600.839 posti di docente comuni e 63.348 di sostegno. Cio' comportera' - osserva l'Anief - un ulteriore innalzamento del numero di alunni per classe. E diventera' soprattutto sempre maggiore la distanza tra il numero di alunni disabili e i docenti di sostegno di ruolo''. ''In molti casi la didattica non potra' essere garantita - sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief - in particolare laddove le ore di sostegno che lo Stato concedera' agli alunni portatori di handicap o con problemi di apprendimento saranno molte di meno rispetto a quelle che la legge prevede. Questo avviene anche e soprattutto perche' a oggi e' stato stabilizzato solo il 65% dell'organico di docenti di sostegno. Almeno 35mila insegnanti specializzati attendono di essere assunti, malgrado i posti di lavoro siano vacanti e disponibili. E con un docente precario ogni tre, quello che si produce e' un risultato di forti disagi per i ragazzi e per le loro famiglie''. ''Non occorre essere esperti di formazione scolastica per capire che in questa situazione non si riesce a sviluppare un valido progetto didattico'' osserva Pacifico aggiungendo che cosi' ''a fare da garante per famiglie e studenti continuano ad essere i giudici''. Il sindacato reputa grave che cio' avvenga anche dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale a proposito della illegittimita' costituzionale dell'art. 2, comma 413, della legge n. 244, nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno. ''L'abolizione dei limiti imposti dal legislatore nell'attribuzione dei posti in deroga - prosegue il presidente dell'Anief - rappresenta una bocciatura a tutti i tentativi, come questo, di negare per meri motivi di finanza pubblica il diritto allo studio a tutti gli alunni portatori di disabilita', grave o lieve che sia''.
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