A scuola la guerra dei precari ''Via gli ultimi in graduatoria''
Data: Sabato, 02 febbraio 2013 ore 04:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Gli ultimi saranno i primi esclusi. Sarebbe questa la migliore soluzione prospettata dall'Ufficio scolastico regionale per risolvere il pasticcio creato con i ricorsi dei docenti precari: licenziare gli ultimi insegnanti attualmente presenti in graduatoria per assumere i colleghi che hanno vinto i ricorsi. Questo è quanto scritto in una circolare interna che l'ex provveditorato pugliese avrebbe indirizzato all'ufficio provinciale barese. I ricorsi dei docenti si basano sulla direttiva europea numero 70 del 1999, che stabilisce che tutti i lavoratori, pubblici o privati, dopo 36 mesi di lavoro a tempo determinato vadano stabilizzati.

IL CASO Sì alle stabilizzazioni, precario vince il ricorso: "Presto altri 500"

La vicenda comincia nel 2011 quando contro la violazione della normativa europea l'Ugl si rivolse ai giudici del lavoro partendo proprio dalla Puglia, dove 500 insegnanti decisero di ricorre per la conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato e per il riconoscimento dei cosiddetti scatti stipendiali.

Per il momento nell'ufficio provinciale non è stata ancora presa una decisione definitiva. Nel passato i ricorsi che ottenevano parere favorevole in primo grado venivano impugnati dall'avvocatura dello stato. Questa volta, però, in due casi proprio l'avvocatura avrebbe dimenticato di impugnare le due sentenze che nel frattempo sono passate in giudicato. Ora i docenti precari ricorrenti vogliono far rispettare le sentenze.

Il provveditorato regionale, per risolvere il problema, avrebbe deciso di licenziare gli ultimi docenti immessi in ruolo. Ma in prospettiva si intravede una reazione a catena: solo al tribunale di Trani sono più di 300 i ricorsi presentati dai precari che hanno terminato il loro rapporto di lavoro a tempo determinato. Una cifra che rischia di creare il caos nelle graduatorie.

Antonello Cassano
Bari.repubblica.it





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