Concorso senza trasparenza: in lombarda esclusi più di 1200 candidati, e in Sicilia? E nelle altre regioni?
Data: Venerdì, 01 febbraio 2013 ore 06:45:00 CET Argomento: Opinioni
L’Italia continua
ad essere il paese della totale assenza di trasparenza, in cui le
procedure di un Concorso pubblico su scala nazionale vengono affrontate
con modalità diverse da regione a regione.
In un nostro precedente comunicato avevamo evidenziato i dubbi in
relazione alla totale assenza in Sicilia(ma sembra che la pratica
accomuni tante altre regioni italiane tranne la Lombardia)di controlli
da parte dell' Ufficio Scolastico Regionale(in Sicilia più di diecimila
partecipanti alla prova scritta)in relazione ai titoli di accesso dei
vincitori della prova preselettiva. Abbiamo chiesto all’Usr Sicilia e
al Miur, senza ricevere risposta, quanto fosse trasparente ammettere
alla prova scritta aspiranti senza alcun controllo sui titoli,
nascondendosi “pilatescamente” dietro la formula: “in qualsiasi momento
della prova concorsuale si potrà intervenire con l’esclusione dei
concorrenti”.
Immaginate il caos qualora, per una o più classi di concorso, gli
ammessi alla prova orale o addirittura i vincitori del concorso (nel
caso in cui i titoli venissero controllati dopo le due prove)
risultassero in difetto rispetto ai titoli di accesso?
I nostri dubbi sull’assenza di trasparenza sono stati confermati
dall’’Usr Lombardia che ha pubblicato in data 28 gennaio gli elenchi
“dei candidati non ammessi a sostenere la prova scritta per mancanza
dei requisiti di cui all’art. 2 del D.D.G. 24 settembre 2012, n. 82”.
Più di 1200 in Lombardia i non ammessi alla prova concorsuale, un
numero rilevante che dovrebbe spingere il Miur e gli Usr regionali a
procedere immediatamente ai controlli.
Continueremo a denunciare tutte le irregolarità di questo concorso, che
mai sarebbe dovuto partire, che rappresenta un’umiliazione per le
migliaia di precari inseriti in graduatoria ad esaurimento che dopo
anni di servizio nella scuola pubblica attendevano l’immissione in
ruolo e che invece sono stati costretti da un Ministro “abusivo”, di un
governo non eletto democraticamente, a partecipare ad una grande
“farsa” che specula sulle attese ed i diritti di migliaia di precari e
delle loro famiglie.
palermo.scuola@usb.it
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