Diploma a 18 anni è scelta sbagliata!
Data: Mercoledì, 30 gennaio 2013 ore 19:40:28 CET Argomento: Sindacati
"In un periodo
di crisi come quello attuale, la scelta di ridurre di un anno la scuola
per i giovani italiani ci sembra, ancora una volta, un facile modo per tagliare le
spese dello Stato sull´istruzione e comprimere cattedre, con lo scopo
di diminuire il numero degli insegnanti". Pollice verso della FGU-Gilda
degli Insegnanti sulle proposte avanzate dalla Commissione tecnica di
esperti nominata dal ministro dell´Istruzione Francesco Profumo per
studiare la possibilità di anticipare a 18 anni il conseguimento del
diploma. "Un´ipotesi allo studio che ci lascia perplessi - sottolinea
il coordinatore nazionale del sindacato, Rino Di Meglio - soprattutto
alla luce delle statistiche sia nazionali che internazionali. Tutti i
dati, infatti, fotografano una realtà precisa: l´Italia investe per la
scuola, in percentuale sul Pil, meno della media europea".
Le proposte all´esame della Commissione di esperti, pur con diverse
articolazioni, convergerebbero sulla necessità di ridurre di un anno
(da 13 a 12) il percorso scolastico degli allievi italiani e
quantificano i risparmi che in questo modo si potrebbero ottenere in 1
miliardo e 380 milioni di euro annui.
Ma è sulle motivazioni psico-pedagogiche e culturali addotte che la
Gilda vuole vederci chiaro: "Su tutte le argomentazioni, compresa
quella che ‘è così in tutta Europa´ - continua Di Meglio - sarebbe bene
aprire una franca discussione".
Il sindacato, oltre a ribadire la sua ferma contrarietà alle
conclusioni dell´organismo tecnico, rilancia quindi con le sue proposte
alla politica: "Abbiamo chiesto - conclude la nota - che il nuovo
governo incrementi gli investimenti nell´istruzione, portandoli almeno
a livello della media europea, affinché la scuola possa contribuire
allo sviluppo futuro del Paese".
Ufficio stampa Gilda degli insegnanti
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