Presentazione del libro, di Pacifico, su Federico II di Svevia
Data: Martedì, 22 gennaio 2013 ore 16:23:36 CET
Argomento: Comunicati


Il libro "Federico II e Gerusalemme al tempo delle crociate. Relazioni tra cristianità e islam nello spazio euro-mediterraneo medievale, 1215-1250" sarà presentato a Napoli, domani 23 (ore 16), presso il Complesso monumentale Santa Maria La Nova. Opera ponderosa, frutto di tre lustri di studi - a cominciare dalla frequenza del corso di storia medievale di S. Fodale, presso l’Università di Palermo, e del corso Histoire de la Meditérranée, di H. Bresc, a Parigi – e di ricerche, pubblicazioni e lezioni. L’intento dell’opera è di dimostrare come, tra il 1215 e il 1250, lo Stupor Mundi abbia tentato di preservare quel contesto multiculturale di civiltà che si era realizzato tra cristianità e islam: relazioni politiche, libera circolazione delle idee, delle merci e degli uomini, serrato confronto tra culture: ”Federico II vive in questo spazio reale, il Mediterraneo, che mostra una precisa identità multiculturale, e vive anche in uno spazio immaginario, la Terra Santa, dove il tempo umano, nel primo lustro del secolo decimo terzo, si apre a un tempo eterno, quello della salvezza del genere umano i cui valori scendono sulla terra, segnando profondamente i caratteri dell’uomo europeo e orientale”. La profonda competenza degli eventi e del dibattito storiografico su Federico II, e la certosina attività di ricerca (l’indice dei personaggi e dei luoghi citati comprende molte centinaia di voci, e le opere consultate sono centinaia) mettono Pacifico in condizione di proporre chiavi interpretative che ribaltano quelle “ideologiche” consolidate dalla storiografia:“Alcuni pregiudizi sul carattere geniale o anticlericale dello Svevo, sul carattere sanguinario delle crociate, sul carattere intollerante dei rapporti tra Cristiani e Musulmani, su quello discriminante della società d’Oltremare, spesso ripresi dalla propaganda del tempo e riportati a volte acriticamente dalla storiografia moderna, falsano a priori l’immagine di un sovrano che per trentacinque anni ha servito la causa di Cristo e per venticinque anni ha governato il regno di Gerusalemme intrattenendo relazioni politiche con i principati del Mediterraneo, dell’Europa continentale e del Medio Oriente”. Devo segnalare l’eccezionalità di un impegno culturale che è stato molto faticoso anche perché condotto, nell’ultimo lustro, contemporaneamente a un impegno sindacale intelligente ed efficace, innovativo anche questo non ricalcando le stanche piste del fallimentare sindacalismo scolastico.
Leonardo Maiorca





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