Scatti di anzianità, sottratti agli istituti 570 milioni di euro in due anni
Data: Lunedì, 21 gennaio 2013 ore 07:00:00 CET Argomento: Sindacati
La
qualità dell’offerta formativa si ridurrà ulteriormente. Colpa anche
dei sindacati rappresentativi, che si confermano ancora una volta
conniventi verso una politica votata al risparmio e che si ripercuoterà
sulla pelle dei nostri studenti e dei lavoratori che operano nella
scuola: perché Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda non hanno impugnato
il “ricatto” del Governo nei tribunali della Repubblica? Stavolta i
sindacati che siedono al tavolo delle trattative con il ministero
dell’Istruzione l’hanno fatta grossa: invece di chiedere giustizia ai
tribunali, l’unico organismo in grado di ostacolare la parabola
discendente avviata da alcuni anni da chi governa la scuola italiana,
hanno accettato di privare i nostri istituti scolastici di fondi e
risorse pari a 570 milioni di euro, più o meno equamente sottratti tra
il 2012 e il 2013. Poche ore fa a Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda è
stata consegnata la lista dei tagli che si stanno per abbattere sul
fondo di istituto: il “capitolo” che copre infinite attività
collaterali e fondamentali per il miglioramento della didattica. Il
motivo di questa operazione risiede nel reperimento dei finanziamenti
per il pagamento degli scatti di anzianità al personale che ne era
stato privato, a seguito del blocco previsto dall’ultimo Governo
Berluscon. Il risultato sarò questo: si ridurranno i compensi per le
ore eccedenti del personale insegnante di educazione fisica
nell'avviamento alla pratica sportiva; le risorse destinate alle
funzioni strumentali; quelle annualmente destinate agli incarichi
specifici del personale non docente; i fondi ogni anno destinati ai
progetti relativi alle aree a rischio; i finanziamenti per le
competenze accessorie del personale comandato. Ma soprattutto verrà
privato il fondo per l'istituzione scolastica - attraverso cui le
scuole finanziano svariate attività e progetti basilari per realizzare
la loro autonomia scolastica - di 7 milioni di euro nel 2011, di 138,91
milioni di euro nel 2012 e di ulteriori 275,41 milioni di euro per
l’anno corrente.
L’Anief non può accettare questo ennesimo attacco al cuore pulsante
della scuola pubblica. “In questo modo – dichiara il presidente del
giovane sindacato, Marcello Pacifico – vengono colpite le scuole a
rischio, gli straordinari del personale Ata, le funzioni obiettivo,
l'attività motoria nella scuola primaria: tutto per colpa di un accordo
rivendicato da alcune sigle sindacali che non hanno saputo difendere i
diritti dei lavoratori al rinnovo del contratto e alla progressione di
carriera con l'intesa raggiunta in Aran”. “Oltre al danno – continua
Pacifico - si aggiunge la beffa, visto che gli stessi scatti non sono
utili per la ricostruzione di carriera dei neoassunti negli ultimi due
anni e per l'anzianità economica maturata da tutto il personale della
scuola, a meno che nel prossimo cedolino si recuperi per lo scatto la
data prevista nel cedolino del dicembre 2010. Bastava seguire la strada
giudiziaria intrapresa dall'Anief, sulla scia di quella portata avanti
dagli stessi giudici: senza contrattare niente, i tribunali avrebbero
provveduto a far prevalere quella giustizia che chi governa oggi la
scuola intende ancora una volta negare”.
www.anief.org
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