Rocco Chinnici, giudice da ricordare: l’Istituto alberghiero di Nicolosi porterà il suo nome
Data: Sabato, 19 gennaio 2013 ore 18:00:00 CET
Argomento: Redazione


Il 19 gennaio è una data da ricordare essendo anche l’anniversario della nascita di Rocco Chinnici e di Paolo Borsellino.
Oggi il fondatore del pool antimafia  di Palermo, Rocco Chinnici, avrebbe compiuto 88 anni e a trent’anni dalla sua uccisione ed il 18 gennaio, per iniziativa del Parlamento della Legalità, diretto da Nicolò Mannino, nell'aula magna del liceo artistico  “Renato Guttuso” di Bagheria si è svolta una solenne manifestazione di memoria e di ricordo nell’impegno ad una vera educazione contro la criminalità e la cultura mafiosa. Gli studenti del territorio palermitano, da svegli e protagonisti, hanno proposto un cammino culturale di liberazione dalla mafia in maniera forte e incisiva.
Gaetano Chinnici ( non è parente di Rocco)  ha scritto una lettera che potrebbe essere considerata un documento-proclama di legalità e di impegno civile.
Venerdì 25 gennaio sarà intitolato a Rocco Chinnici l’Istituto professionale statale per i servizi alberghieri e turistici di Nicolosi. E’ la prima scuola della provincia di Catania che  viene intitolata al fondatore del pool antimafia. Dare il nome ad una scuola significa condividere il messaggio e la lezione di vita che quel nome ricorda e quindi i ragazzi di NIcolosi saranno ancor più guidati ad un forte impegno di legalità e di onestà dall’esempio del giudice Chinnici.
La cerimonia, coordinata dalla preside Anna Mondati,  avrà luogo alle ore 11,00 e prevede la partecipazione dei familiari del Giudice Chinnici e la figlia Caterina, Capo dipartimento per Giustizia Minorile presso il  Ministero della Giustizia  e di numerose autorità provinciali e cittadine.
Nell’occasione il piccolo coro di voci bianche dell’Istituto “Parini”  di Catania eseguirà un inno alla legalità composto dal M° Alberto Tomarchio, che impegna fortemente gli studenti a vivere secondo i valori dell’onestà e della libertà.

Gaetano Chinnici ( non è parente di Rocco) ha scritto una lettera che potrebbe essere considerata un documento-proclama di legalità e di impegno civile 
Giuseppe  Adernò
g.aderno@alice.it





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