Scuola: vacanze agli sgoccioli, incognita iscrizioni - Famiglie alle prese con la modalita' on line e incognita dimensionamento
Data: Domenica, 06 gennaio 2013 ore 15:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
La lunga parentesi delle
vacanze natalizie sta per chiudersi, gli studenti lunedi' torneranno a
scuola in tutta Italia e per le famiglie comincera' il count down per
le iscrizioni dei figli al prossimo anno scolastico, 2013-2014. Una
tappa caratterizzata quest'anno da una novita', la domanda da inviare
esclusivamente on line, e da una incognita, la sorte di alcuni istituti
alla luce dell'operazione 'accorpamenti'. La modalita' unica e digitale
delle iscrizioni (gia' possibile l'anno scorso in maniera facoltativa e
diventata obbligatoria con il decreto legge per la razionalizzazione
della spesa pubblica) ha sollevato alcune preoccupazioni per il maggior
carico di lavoro che l'introduzione di questa innovazione comporta per
gli istituti scolastici e, in modo particolare, per le segreterie. Non
tutte le famiglie, infatti, possiedono, a casa propria, un collegamento
internet e, proprio per questo, nella circolare in materia emanata da
viale Trastevere lo scorso 17 dicembre si assicura che 'le istituzioni
scolastiche destinatarie delle domande offriranno un servizio di
supporto per le famiglie prive di strumentazione informatica' e 'in
subordine, qualora necessario, anche le scuole di provenienza
offriranno il medesimo servizio di supporto'. Le iscrizioni degli
studenti alle prime classi delle scuole primarie, secondarie di I grado
e di II grado, coinvolgono all'incirca un milione e mezzo di famiglie,
che dal 21 gennaio al 28 febbraio, attraverso l'applicativo on line
'Scuola in chiaro' dovranno, con modalita' esclusiva on line (sono
escluse da tale procedura le iscrizioni alla scuola dell'infanzia)
iscrivere i propri figli nella scuola che ritengono piu' adatta alle
proprie esigenze. Una scelta non facile, anche per il problema
dell'illegittimo dimensionamento scolastico, che se dovesse essere
rivisto dalle regioni, potrebbe sparigliare le carte. Il
dimensionamento scolastico, imposto dalla manovra economica 2011
dall'allora ministro Tremonti, quando a viale Trastevere sedeva la
Gelmini, e' stato, infatti, dichiarato illegittimo dalla Corte
Costituzionale con una sentenza (la n.147) lo scorso giugno. Ora, a
ridosso delle iscrizioni alle scuole, il caso delle scuole
dimensionate, ma ancora da rivedere per attuare concretamente la
sentenza della Corte, rischia di provocare un caos amministrativo.
Potrebbe accadere che la scelta di una scuola fatta in questa fase non
corrisponda con quello che si avra' a settembre, quando la sentenza
della Consulta verra' applicata. A questo proposito l'Anief ritiene
'ingiustificabile che l'esecutivo uscente abbia deciso di non dare
seguito alla sentenza della Consulta, che nel giugno scorso ha
cancellato la norma unilaterale sul dimensionamento scolastico' e ha
deciso di scrivere a tutti i presidenti delle Regioni e agli assessori
italiani competenti, per chiedere loro un incontro urgente con i propri
referenti regionali.
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