OGM in agricoltura, facciamo chiarezza
Data: Venerdì, 04 gennaio 2013 ore 16:58:20 CET
Argomento: Redazione


Organizzato dal LC Catania Gioeni, in presenza del governatore del Distretto Catania 108 Yb, Dott. Antonio Pogliese, e di numerose autorità Lionistiche fra le quali: il past presidente del consiglio dei governatori, Giacona; il 2° vice governatore, Ingrassia; i past governatori, Salmè, Sartorio e Scamporrino; il segretario distrettuale, Liotta, il tesoriere distrettuale, Pucci ed il cerimoniere distrettuale, Santangelo, si è svolto presso Hotel Nettuno di Catania l'evento dal titolo: "OGM in agricoltura, facciamo chiarezza". Introdotta dal Presidente Dott. ing. Francesco Pezzella, la relatrice Prof.ssa Alessandra Gentile, ordinario di arboricoltura presso Università di Catania, entrando subito in argomento ha sottolineato con chiaro rigore scientifico, e difeso con appassionante coinvolgimento, l'utilità degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Quest'ultimi, ottenuti "aggiungendo" o “togliendo” geni dal patrimonio ereditario di un organismo vegetale possono determinare una maggiore possibilità per l'uomo di ottenere raccolti più produttivi e più resistenti per reperire risorse alimentari data la continua crescita demografica sulla Terra. Il fatto di poter far produrre alla pianta, in seguito alla manipolazione genetica, determinate sostanze che la proteggano “naturalmente” dal gelo o dall’attacco degli insetti può essere la strada per ottenere alimenti migliori, e più “sani”, evitando l’uso di enormi quantità di composti chimici che senz’altro danneggiano non solo l'ambiente, ma anche, e soprattutto, la salute dell'uomo. Certo, anche gli OGM, essendo colture come tutte le altre, possono registrare la comparsa di resistenze, ma è la buona pratica agricola e le tecnologie aggiornate che avranno il compito di ridurre al minimo questi inconvenienti possibili. Oggi, nel nostro pianeta, ci sono circa 160 milioni di terreno coltivato con OGM per la produzione di riso, soia, mais, mandarancio, pera-mela, pompelmo-arancio ecc., e a nessuno sfugge quanto importante sia questa produzione per le popolazioni sottonutrite e malnutrite. La relatrice, nel corso delle sue argomentazioni, ha tenuto a precisare che gli OGM non sono una sostituzione di vecchi regimi alimentari, né sono una minaccia per una corretta alimentazione; al contrario, possono, laddove se ne veda la impellente necessità’ ed utilità, diventare un  complemento di risorse indispensabili per la sopravvivenza stessa dell’Umanità. La professoressa ha continuato affermando che esiste un fronte pregiudizievolmente ostile, o comunque diffidente, nei confronti degli OGM, che, partendo da una scarsa conoscenza scientifica, attacca gli OGM generando paura. Il problema più evidente è che il consumatore è stato indotto a considerare gli OGM come sinonimo di scarsa qualità e, soprattutto, pericolosi per la salute indipendentemente dalle caratteristiche della specie, dalle sue potenzialità e dalla certificazione del produttore. L'idea della professoressa è che Il futuro dell’agricoltura dovrebbe essere fondato sulla correttezza scientifica della informazione, evitando le speculazioni ideologiche. L'intervento programmato del Dott. Paolo Guarnaccia, ricercatore nel nostro Ateneo, è stato di particolare interesse per la visione opposta, che ha voluto proporre sullo stesso tema. Per il Prof. Guarnaccia, infatti, sono da preferire le tecniche tradizionali a tutela delle coltivazioni biologiche. Quest'ultime, per il loro pregio, potrebbero rappresentare nel nostro Paese una possibilità di investimenti economici notevoli a vantaggio non solo dell'economia generale, ma anche della tutela di specie tipiche del nostro territorio e di una sana alimentazione.
I presenti e le autorità in sala hanno apprezzato la brillante esposizione della Prof.ssa Gentile e l'animata e interessante discussione che ha evidenziato che l'utilizzo o meno di organismi geneticamente modificati dovrebbe essere il risultato di una scelta libera e consapevole dei cittadini e non il condizionamento dovuto a preconcetti o ad interessi economici delle società biotecnologiche.

Prof.ssa Francesca Condorelli - Consigliere/Addetto Stampa LC Catania Gioeni
profcondorelli@hotmail.it





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