Pubblicati nuovi bandi Firb e Prin 70 milioni di euro circa per nuovi progetti destinati a giovani ricercatori
Data: Venerdì, 04 gennaio 2013 ore 06:30:00 CET
Argomento: Ministero Istruzione e Università


Circa 70 milioni di euro per la ricerca italiana e per il finanziamento di progetti in favore, tra gli altri, dei giovani ricercatori. E’ la somma stanziata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per i nuovi  bandi Firb (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base) “Futuro in Ricerca 2013” e Prin (Progetti di Ricerca d’Interesse Nazionale). I bandi, pubblicati il 28 dicembre scorso, scadono rispettivamente il 4 febbraio (Firb) e 11 febbraio 2013 (Prin). I due bandi confermano l’impegno del Miur per la ricerca, attraverso il consolidamento e il rafforzamento della valutazione scientifica dei progetti basata sulla “peer review”, la massima trasparenza delle procedure di valutazione, la certezza dei tempi e la semplificazione della presentazione dei progetti da parte dei ricercatori. A partire da quest’anno, per garantire il necessario collegamento con le aree di ricerca previste a livello comunitario, la ripartizione dei progetti non avverrà più all’interno dei 14 settori disciplinari ma all’interno dei 3 macrosettori previsti dall’European Research Council. Quest’anno, infine, per la prima volta, il Miur ha incrementato la percentuale delle risorse a vantaggio dei giovani ricercatori e quindi la quota destinata ai progetti Firb che ammontano a quasi il 50% delle risorse complessivamente a disposizione (negli anni scorsi ci si era limitati ad una percentuale del 10%, minimo previsto dalla normativa vigente). "Questi due bandi - sottolinea il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo - confermano l'attenzione del Miur verso la ricerca e i giovani, entrambi elementi essenziali per il rilancio del Paese e della sua competitività. Pur in un momento di ristrettezze economiche, è oggi più che mai significativo continuare a investire nei settori chiave per il progresso della conoscenza, e sui giovani ricercatori che rappresentano una risorsa nazionale da valorizzare al meglio. Per realizzare meglio questi obiettivi, le nuove procedure dei bandi - continua il ministro - sono volutamente più semplici e in linea con la prassi europea. Ciò permetterà all'intero sistema della ricerca italiana di essere più competitivo".
Bando Firb
Il decreto ha l’obiettivo principale di favorire il ricambio generazionale presso gli atenei e gli enti di ricerca pubblici afferenti al Miur, destinando le risorse per finanziare progetti di ricerca fondamentale proposti da giovani ricercatori di età inferiore ai 40 anni.
La principale novità del bando è rappresentata dal fatto che, a partire da quest’anno, la procedura di preselezione e quella di valutazione dei progetti si svolgono a livello ministeriale, quindi senza il preventivo passaggio dalle università, confermando il metodo della “peer review” con l’utilizzo di valutatori esterni sorteggiati. Soltanto le proposte sintetiche prevalutate positivamente saranno ammesse alla seconda fase della valutazione che verrà svolta, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, dai comitati di selezione nominati dal Miur su proposta del Comitato dei Garanti della Ricerca.
La somma stanziata è di € 30.440.000.
Bando Prin
L’obiettivo dell’intervento del nuovo bando Prin, attraverso il sostegno finanziario del Miur alle attività di ricerca libera di eccellenza, è da individuare principalmente nel rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea.
Il nuovo bando Prin si caratterizza anche per diverse novità:
1) la procedura di preselezione, basata non più su progetti dettagliati, ma su sintetiche proposte, è a cura delle singole università, che utilizzeranno valutatori esterni sorteggiati dalla banca dati degli esperti presente a livello ministeriale; le università restano comunque responsabili nella scelta dei progetti da ammettere alla fase di valutazione centralizzata; solo se preselezionate, le proposte saranno poi sviluppate a livello di progetto dettagliato;
2) i criteri per la preselezione sono parzialmente predeterminati dal Miur, e vengono stabiliti, per la prima volta, direttamente dal Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca (CNGR);
3) vengono inoltre individuate tre linee d’intervento, in base alla distanza temporale in anni dal primo dottorato o dalla prima specializzazione (o, in assenza di entrambi, dalla prima laurea), con riserva di fondi per le linee d’intervento destinate ai coordinatori più giovani;
4) non vengono prefissati limiti né nel numero delle unità operative, né nei costi minimi e massimi dei progetti;
5) l’elenco nominativo dei partecipanti, sia nelle proposte sintetiche che nei progetti dettagliati, è limitato, ai soli fini della valutazione scientifica, esclusivamente al personale di ruolo, restando peraltro inteso che in fase di esecuzione del progetto, il gruppo di ricerca potrà essere costituito anche da altro personale (assegnisti, dottorandi, borsisti, laureandi, consulenti esterni, ecc., già contrattualizzato o da contrattualizzare), nel rispetto di quanto previsto dalla legge 240/2010.
La somma stanziata per questo bando è di € 39.443.190.
In allegato i due bandi, consultabili anche nella sezione Ricerca del sito.
MIUR





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