Il primo successo che avvicina i computer quantistici, un chip prevede il comportamento degli elettroni in un percorso
Data: Martedì, 01 gennaio 2013 ore 06:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Dopo anni di promesse e
tentativi falliti, arriva il primo successo per i computer quantistici:
per la prima volta quattro gruppi di ricerca, lavorando in modo
indipendente, sono riusciti a sfruttare le 'bizzarre' proprietà dei
quanti (in particolare le particelle di luce) per risolvere il
cosiddetto problema del campionamento del bosone. Sono cioè riusciti a
predire il comportamento che di alcuni elettroni all'interno di un
dispositivo: un vero e proprio puzzle nel quale vanno calcolate le
probabilità di ogni possibile percorso. Ad ottenere il risultato,
pubblicato sulle riviste Science e arXiv, sono stati il gruppo italiano
coordinato da Andrea Crespi, del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(Cnr), ed i gruppi delle università del Queensland, di Oxford e di
Vienna. Lavorando in modo indipendente, i ricercatori hanno realizzato
dei chip quantistici e li hanno sperimentati nella soluzione di un vero
rompicapo della fisica, dimostrando per la prima volta che i principi
alla base dei futuri computer quantistici riescono a garantire
un’efficienza decisamente maggiore rispetto ai computer tradizionali.
La sfida alla quale i quattro gruppi di ricerca hanno risposto era
stata lanciata nel 2010 da due fisici teorici del Mit e tutti e quattro
i gruppo di ricerca sono riusciti a costruire un chip in grado di
risolvere il cosiddetto 'campionamento del bosone' meglio di quanto
possono fare i tradizionali supercalcolatori. La soluzione di questo
problema richiede numerosi calcoli, che aumentano rapidamente con
l'aumentare del numero degli elettroni considerati. I chip quantistici
realizzati dai quattro gruppi di ricerca hanno mostrato per la prima
volta di essere in grado di risolvere il problema in maniera molto più
efficace di quanto riescano a fare gli attuali supercalcolatori
'classici'. Il chip realizzato dai ricercatori è in grado di svolgere
solo uno specifico problema, ma rappresenta comunque il primo, seppur
parziale, successo riportato ‘sul campo' nella lunga strada verso la
realizzazione dei computer quantistici.
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