Conversazioni sull'educazione di Zygmunt Bauman
Data: Mercoledì, 26 dicembre 2012 ore 18:00:00 CET
Argomento: Recensioni


La lettura dei saggi del sociologo polacco Zygmunt Bauman è sempre piacevole, per la capacità di comunicare in modo schietto e chiaro, utilizzando metafore illuminanti, nonché originali. In questo saggio d'occasione, sulla scorta di venti brevi conversazioni-riflessioni con Riccardo Mazzeo, un amico intellettuale italiano, Bauman si occupa del ruolo dell'educazione e degli educatori dell'attuale generazione di giovani. Anche in campo educativo, il ruolo dell'Europa futura ha a che fare con i migranti e l'Autore fa subito notare che la loro presenza, in questo mondo multicentrico e multiculturale, presuppone l'inevitabilità di sviluppare in modo permanente e quotidiano l'arte di vivere con essi, tanto più che le nostre scelte, “i nostri doveri di cittadini … vanno di pari passo con i loro diritti” (pag. 14). Dal punto di vista pedagogico, Bauman apprezza Gregory Bateson, soprattutto per la sua identificazione dei tre livelli di apprendimento umano e in proposito le considerazioni qui svolte sembrano persino banali nella loro evidente verità: “per essere preparati (i giovani) hanno bisogno di saperi utili, pratici, concreti, spendibili” (pag. 31). Questo presuppone che la scuola, per essere qualificata, debba essere aperta, diffonda apertura e non chiusura mentale. Con quest'opinione l'Autore intende evitare l'ipersemplificazione della considerazione sull'apprendimento citatagli da Mazzeo e appartenente alla scrittrice Paola Mastrocola. Costei nei tentativi di far apprendere nozioni di letteratura italiana agli allievi, sembra intender l'apprendimento come acquisizione “di tutto ciò che l'insegnante spiega”, tanto da proporre la “libertà di non studiare”. Bauman insiste invece, in educazione, sul concetto di scelta, giacché “non esiste situazione che non presenti più di una opzione” (pag. 34): è quindi indispensabile essere consapevoli della gamma di possibilità che ci circonda, la quale contiene opportunità, oltre che pericoli. L'Autore è quindi sì preoccupato, ma non disperato dell'attuale situazione dell'educazione (e lo dichiara). La critica del sociologo all'attuale società globale fa quindi da battistrada per una “rivoluzione culturale” che Bauman auspica in modo provocatorio: “la depravazione è la miglior strategia della deprivazione”, recita il titolo di un capitoletto del saggio, nel senso che la cultura attuale (liquido-moderna secondo la metaforica e famosa definizione) non è più quella dell'apprendimento e dell'accumulazione, come nelle culture  studiate da storici ed etnografi. “L'arte del surf ha preso il sopravvento sull'arte dello scandaglio”, dice con una bella metafora (pag. 46), con il risultato che l'apprendimento auspicato oggi dalla società è solo quello frettoloso. Infatti “… la fulmineità è il lato più attraente della distruzione … nel nostro mondo ossessionato dalla velocità” (pag.50). Se un tempo la laurea offriva lavori remunerativi, oggi si pensa ai giovani come a un mercato da sfruttare, afferma l'Autore e lo spiega ampiamente come problema politico globale, analizzando in proposito la vicenda recente, del settembre 2011, delle sommosse avvenute a Londra. In queste manifestazioni dai risvolti violenti e tragici, il modo di essere consumatori è stato protagonista: è stato un ammutinamento, non una rivolta, agito da chi si era sentito umiliato dall'esibizione della ricchezza da parte di chi comunque ne negava l'accesso ai cosiddetti consumatori squalificati, cioè poveri e proprio perché poveri, esclusi. L'analisi trasborda a questo punto nella considerazione dello shopping compensativo come una sorta di atto morale del nostro tempo criticato in modo aspro, chiaro e dialettico. Insomma, sono venti capitoletti fruibilissimi, che culminano nell'ennesima diatriba su locale e globale, categorie che Bauman considera in egual modo notevoli, non fosse altro perché costrette a coabitare.

Conversazioni sull'educazione
di Zygmunt Bauman
in collaborazione con Riccardo Mazzeo, Erikson 2012

da Strumenti CRES Manitese







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