Concorso docenti: rush per la prova scritta / Solo 88.610 candidati ammessi alla prova scritta; in Sicilia (27,3%) su una media nazionale del 33,5%
Data: Giovedì, 20 dicembre 2012 ore 11:19:39 CET Argomento: Rassegna stampa
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la prova preselettiva, inizia la seconda fase del concorso a cattedra,
la preparazione – per chi non l’ha cominciata prima - alla prova
scritta (o alle prove) che si svolgerà probabilmente nel mese di
febbraio, le date saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 15
gennaio 2013. La prova sarà basata su una serie di quesiti a risposta
aperta ed attraverso essi la commissione valuterà competenze
professionali e competenze relative alla disciplina oggetto della
prova. La prova scritta della scuola primaria, come noto, comprende
anche l'accertamento della conoscenza della lingua inglese. La prova è
superata dai candidati che conseguono un punteggio non inferiore a
28/40.
Ma torniamo ai quizzettini di lunedì e di ieri, che secondo il ministro
Profumo servivano “a misurare la
capacità di pensare” (sic!), mentre per il sottosegretario Marco
Rossi Doria, che a quanto pare ha un po’ più di pudore del Ministro,
sono stati predisposti “da gruppi di
docenti molto preparati”, ma in effetti “sono perfettibili” (sic, sic!).
Rossi Doria non dice, però, quali conoscenze - lasciamo perdere le
competenze – dovevano accertare i quizzettini somministrati a giovani e
meno giovani aspiranti docenti che, in barba alle loro competenze
culturali e professionali, dovevano sapere per forza a che cosa serve
un “carter” o “cos'è Google” o peggio hanno impattato con quiz di
illogicità diffusa.
Allora la preselezione a che è servita concretamente? Lo abbiamo
scritto più volte: solo a decimare i partecipanti riportando ad un
numero gestibile (si fa per dire!) gli ammessi alle prove successive
mentre tutti i restanti, adesso al palo, constatano di essersi giocata
una possibile professione sbagliando solo un quiz. Dopo tutto lo diceva
già Renzo Arbore anni addietro: “La vita è tutta un quiz”!
I superstiti – come abbiamo già scritto ieri - adesso arrivano alla
prova scritta che prevede quesiti a risposta aperta (Quanti? Di quale
lunghezza? Boh!)che i docenti – ovviamente quelli che già lavorano –
sanno benissimo strutturare nella terza prova degli Esami di Stato e
che adesso devono gestire nella loro complessità dovendo chiosare in
poco tempo e spazio, ma soprattutto in maniera esaustiva, problematiche
psico-pedagogiche e metodologico-didattiche di alto profilo, come
fissato nel programma d’esame. Insomma si tratta di una cosa ben
diversa dal tema convenzionale.
Ma torniamo alle provettine del 17 e 18 dicembre. Hanno superato la
prova selettiva appena 88.610 candidati, ovvero il 33,5%. Adesso questi
candidati, defezioni a parte, con le restanti prove si contenderanno
gli 11.542 posti di ruolo spalmati in due anni.
Le regioni con le maggiori percentuali di successo sono: Toscana
(44,3%), Piemonte (41,7%), Lombardia (41,3%), la Liguria (il 40,3%).
Quelle con le percentuali più basse sono: Sicilia (27,3%),
Basilicata (22,5%), Molise (21,3%), Calabria (20,8%).
Il calendario delle prove scritte sarà reso pubblico dal Ministero
nella Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2013.
In commento più caustico sulle prove lo ha fatto il segretario generale
della Cisl Scuola, Francesco Scrima, che in un comunicato di ieri
pomeriggio a prove concluse, si è così espresso: «Preselezione affidata
alla casualità, generica e sommaria» precisando anche che «Il numero
dei partecipanti al concorso, più di 320.000, è quasi la metà di quello
dei docenti oggi in organico (circa 700.000); ma in realtà quanti
aspirano a lavorare nella scuola sono ancora di più ». (n.b.)
Cerip News
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