I laureati in Scienze della Formazione Primaria chiedono riconoscimento economico rispetto ai colleghi diplomati
Data: Lunedì, 17 dicembre 2012 ore 06:00:00 CET
Argomento: Opinioni


Da più di dieci anni il Ministero della Pubblica Istruzione nell’ottica della formazione degli insegnanti in Italia, ha provveduto a rendere tale formazione sempre più specializzata istituendo dei corsi di alta formazione a livello universitario denominate SISS e Scienze della Formazione Primaria con annessi i corsi di specializzazione per le attività di sostegno. Da una parte il Miur ha preteso che chi volesse entrare a scuola per insegnare, dovesse possedere lauree di alta specializzazione sostituendo i vecchi titoli di accesso (abilitazioni riservate, diplomi magistrali, diplomi tecnici, etc…) dall’altra parte non ne riconosce il merito mettendo tutti sullo stesso piano dal punto di vista economico. Nella scuola media e nelle scuole superiori sono presenti classi di concorso a cui per un periodo si accedeva con un semplice diploma di scuola superiore. Negl’anni si è arrivati ad un requisito di accesso che fosse di natura più specializzante rappresentato da lauree e abilitazioni Siss.
Qualcuno potrebbe dire e chiedersi, dove sta lo scandalo o la disparità? In realtà a scuola media e nelle scuole superiori non esiste nessuna disparità poiché lo Stato, grazie alla concertazione e richiesta dei sindacati, è riuscito ad assicurare un riconoscimento economico maggiore per chi fosse laureato e specializzato rispetto a chi avesse solo il diploma. Tutto ciò è dimostrabile dalle tabelle stipendiali dei docenti, in cui esiste la fascia per i docenti di scuola media diplomati e la fascia per i docenti di scuola media laureati.
Tale assurdità si verifica e si riscontra maggiormente nella scuola dell’Infanzia e nella scuola primaria, ambito in cui la maggior parte del personale docente è in possesso del solo diploma magistrale. In realtà i laureati in Scienze della Formazione Primaria in Italia hanno superato la quota dei 50.000 …. che ricopre posti nella scuola con diversi incarichi a tempo determinato e indeterminato nella scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, curriculare e sostegno. I docenti diplomati magistrale hanno un riconoscimento economico pari a quello dei laureati.
LA TABELLA STIPENDIALE (ovvero il frutto della contrattazione e richiesta dei sindacati )
NON PONGONO NESSUNA DIFFERENZA TRA DOCENTI DIPLOMATI E LAUREATI, PER LA SCUOLA MEDIA TALE DISTINZIONE VIENE FATTA!!
QUESTO E’ IL VERO SCANDALO E NESSUNO NE PARLA E NESSUNO NE RICHIEDE UN RICONOSCIMENTO.

Può anche essere “accettabile “ l’atteggiamento di una parte di colleghi diplomati (forse un po’ limitati) nei confronti dei laureati in SFP, considerandoci scatole di sapere prive di operatività e capacità in campo. Non è concepibile che anche lo Stato non riconosca la nostra formazione offendendo la nostra intelligenza e cultura. La politica del riconoscimento del merito e della formazione nel nostro paese è ancora lontana, molto lontana mentre la violazione della magna carta è vicina, all’ordine del giorno. Lo stato di sua iniziativa mai riconoscerà tale diritto per fare cassa, i sindacati mai lo richiederanno per non sollevare gli animi della grande platea dei diplomati magistrali e delle loro tessere. E’ il momento di urlare a tutti e renderli consapevoli di quale disparità vivono i docenti laureati in SFP. E’ il momento di alzare la testa, se lo stato e i sindacati non ci daranno (come comunque sta succedendo) ascolto tentiamo la via della magistratura. Il tribunale forse potrebbe essere l’unica via d’uscita, qualcuno si è già attivato.
Rifletta chi possieda un po’ di dignità e orgoglio professionale.

Gruppo SFP: uniamoci per il merito
pippolisi_1980@libero.it





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