Utilità di proseguire nella mobilitazione visto che ’24 ore’ e ‘953’ sono state accantonate
Data: Domenica, 16 dicembre 2012 ore 07:00:00 CET
Argomento: Opinioni


Diversi colleghi, in questi ultimi giorni, si stanno interrogando sull’utilità di proseguire nella mobilitazione visto che ’24 ore’ e ‘953’ sono state accantonate e il governo Monti, dato che tra febbraio e marzo si andrà a votare, non può essere più un interlocutore. In effetti, con gli scioperi del 14 e del 24 novembre siamo riusciti a bloccare quest’ultimo attacco alla scuola pubblica statale. Ovviamente, non sottovaluto questo importante risultato, e invito tutti a non sottovalutare il fatto che sia stato raggiunto grazie a una mobilitazione che, stavolta, ha coinvolto tantissimi lavoratori, e questo nonostante la – prevedibile e prevista – revoca dello sciopero da parte di Cisl, Uil, Snals e Gilda. Ciò premesso, non sfugge a nessuno che si tratta di una vittoria importante, ma non decisiva. Il ‘tema’ dell’aumento dell’orario di lavoro è ancora in campo e il recente accordo (Governo/Cisl-Uil) sulla produttività nella scuola si tradurrà, se non lo bloccheremo, in “più soldi per chi lavora di più”. Rispetto alla 953 (Ghizzoni-Aprea), una proposta che elimina qualsiasi idea di collegialità e di gestione democratica della scuola, è vero che in questo scorcio di legislatura non potrà essere approvata, ma sul testo c’è un solido accordo che unisce PDL, PD, UDC. Visto che fra poco inizierà la campagna elettorale, è necessario continuare la mobilitazione, ed estenderla ai genitori, se vogliamo fare pronunciare tutti i partiti e strappare loro, prima del voto, l’impegno a discutere su una vera riforma della scuola, coerente con il dettato costituzionale, e ad accantonare definitivamente la 953.
Anche sul problema del pagamento degli scatti stipendiali (2011) c’è poco da cantare vittoria. Nell’ipotesi di accordo relativo al reperimento delle risorse è evidente che si sta discutendo esclusivamente di uno spostamento di fondi già assegnati al comparto scuola. Come è scritto nella suddetta ipotesi, “relativamente all’onere dell’anno 2011”, 31 milioni di euro saranno recuperati dalle economie accertate per l’anno scolastico 2009-10; 55 da quelle accertate nel 2010-11; 7 da risparmi determinati da riduzione dei plessi e dei posti di organico.
“Relativamente all’onere dell’anno 2012”, 31 milioni di euro saranno recuperati dalle economie accertate per l’anno scolastico 2009-10; 55 da quelle accertate nel 2010-11; 55 da quelle accertate nel 2010-11; 31,78 da risparmi determinati da riduzione dei plessi e dei posti di organico; 263,22 dall’ammontare complessivo delle risorse 2012 destinate al trattamento accessorio del personale scolastico 2012-13.
“Relativamente all’onere dell’anno 2013 e dei successivi”, 31 milioni di euro saranno recuperati dalle economie accertate per l’anno scolastico 2009-10;  350 dall’ammontare complessivo delle risorse 2012 destinate al trattamento accessorio del personale a decorrere dal 2013.
Ulteriori tagli riguarderanno le risorse annualmente destinate:
Ai compensi per le ore eccedenti del personale insegnante di Educazione Fisica (11,6 milioni per il 2012; 15,50 dal 2013);
Alle funzioni strumentali (23,47 milioni per il 2012; 31,22 a decorrere dal 2013);
Agli incarichi specifici del personale ATA (10,14 milioni per il 2012; 13,75 a decorrere dal 2013).
Come se non bastasse, a conferma dell’evidente disinteresse rispetto al diritto allo studio, vengono tagliati anche i fondi per i progetti relativi alle aree a rischio (10,4 milioni per il 2012; 13,48 a partire dal 2013). Cosa ci sia da festeggiare è francamente incomprensibile. Ricordando, infine, che il blocco della contrattazione, e conseguentemente degli stipendi, ha determinato per Docenti e ATA una secca perdita del potere di acquisto (circa il 20%), qualsiasi persona di buon senso non può che concordare sulla necessità di proseguire nella mobilitazione sino a quando non avremo ottenuto una radicale inversione di rotta, necessaria per ridare dignità alla scuola e a chi vi lavora.

Nino De Cristofaro - RSU Cobas Boggio Lera Catania
antoninodec@tiscali.it





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