PER UN
POMERIGGIO LIBERIAMOCI DAI TEST !!! La vostra arroganza e il vostro
cinismo non ci piegheranno. Le recenti dichiarazioni del
Ministro della funzione pubblica Patroni Griffi sull’impossibilità di
assumere in tempi brevi i 250.000 precari nella pubblica
amministrazione (di cui 130.000 nella scuola) come se questi fossero un
ostacolo di cui liberarsi per attuare i progetti dei ministri tecnici
sulla pubblica amministrazione, palesano in maniera ancora più
esplicita le maldestre intenzioni dell’attuale classe dirigente circa
il tema dell’istruzione pubblica e del precariato.
Per quale ragione preoccuparsi dell’assunzione a tempo indeterminato
dei precari della scuola quando da molteplici studi si è dimostrato che
le spese annuali per un precario non sono inferiori a quelle del
personale di ruolo, mentre l’estensione del precariato rappresenta un
notevole problema per la continuità didattica e per lo sviluppo di una
scuola di qualità nel nostro paese?
La ragione non può che essere una: la volontà della classe dirigente è
quella di riprendere il più presto possibile una politica di tagli
nella scuola, di riduzione del personale, di licenziamento dei precari,
affiancandola ad una retorica sui concorsi, all’esaltazione del merito,
allo scontro generazionale con i giovani, che a causa delle legittime
richieste dei precari di essere assunti dopo anni e decenni di servizio
nella scuola, verrebbero tagliati fuori dalla possibilità di lavorare.
Invece d’investire sulla scuola, di favorire il turn-over degli
insegnanti, di garantire agli studenti la continuità della didattica e
nello stesso tempo favorire l’accesso alle nuove generazioni nel mondo
della scuola, il Governo ha deciso di dichiarare guerra al precariato.
Ai diritti di chi lavora e alle legittime aspirazioni degli studenti la
classe dirigente risponde con la riduzione dei posti e con
l’esasperazione del conflitto generazionale, di cui la sottomissione
continua degli aspiranti insegnanti a test di batteria e a meccaniche
valutazioni ripetitive non è altro che uno strumento.
Come precari della scuola abbiamo da subito intravisto la logica
esistente tra il meccanismo dei tagli e l’attuale concorso, abbiamo
lottato contro il concorso, contro l’attacco all’intera categoria dei
docenti sulle 24 ore ed insieme agli studenti per bloccare il Pdl Aprea.
Pur retrocedendo sugli ultimi due punti il Governo ha voluto mantenere
il concorso truffa e questo lo ha fatto per una ragione: perché
vuole mantenere in piedi e lasciare in eredità al futuro Governo una
politica orientata sui tagli nella scuola e sull’attacco alla dignità
del lavoro dei docenti, a partire dai precari.
Per un pomeriggio liberiamoci tutti dai test da batteria su cui, come
precari, ci costringono a misurarci e partecipiamo all’esame di
valutazione che noi faremo al Governo Monti a pochi giorni dalla
sfiducia della sua stessa strana maggioranza. Invitiamo a questo test
di valutazione i nostri colleghi di ruolo e i nostri studenti con cui
intendiamo continuare a lottare insieme a dispetto delle continue
provocazioni messe in campo dall’attuale classe dirigente.
Giovedì
13 dicembre ore 15 c/o Ministero della Pubblica Istruzione
(muniti di settimana enigmistica, matite, penne)
Coordinamento
Precari Scuola
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com