Non
c'è settimana che non arrivi notizia di un nuovo opening, di uno spazio
riconvertito ad arte o di gallerie che effettuano trasferimenti in
nuove o rinnovate sedi. E sempre più spesso queste notizie sembrano
arrivare dal Sud della penisola, quella zona che tenta disperatamente
di fare rete, di creare una "mappa" del contemporaneo. Solo un paio di
giorni fa ha aperto in Sicilia la
Catania Art Gallery, con una
mostra curata da Beatrice Buscaroli, ex Padiglione Italia alla Biennale
del 2009. Tempo qualche manciata di ore e a Taormina invece si
inaugurerà
la NN Gallery,
un progetto di Giuseppe Stagnitta, Titti Galeano e Francesco Tosto che
troverà spazio in una location quantomeno particolare: l'ex Chiesa di
Santa Maria del Piliere, nel centro della cittadina della costa est
dell'isola. Una galleria che già pensa al pubblico internazionale che
ogni anno affolla la località, e che aprirà con una collettiva di
lavori di Massimo Attardi, Emilio Leofreddi, Lucamaleonte, Marco
Tamburro e Danilo Bucchi, Diamond, Eron, Geo Florenti, Veronica
Montanino, Jbrock, Cristiano Petrucci, Maurizio Savini, Solo e Elio
Varuna.
Il nome del nuovo spazio? Sembra giocare con i "Senza Titolo"
dell'arte, visto che "NN" funge da acronimo dell’espressione latina
Nescio Nomen, usata dagli antichi romani per indicare il senza nome,
per meglio comunicare l’idea che saranno i contenuti e le attività, che
si svilupperanno al suo interno, che daranno il vero senso del progetto
della NN Gallery. Che arriva in coda a una sorta di epidemia euforica e
contagiosa, che ha visto nascere spazi in ogni angolo della penisola,
dai grandi centri alle realtà più periferiche del mezzogiorno, in cerca
di una "buena vibra" per trasmettere arte. E per venderla. Perché poi
di questo, in fondo, si tratta.