Il lavoro di noi prof? Ecco il calcolo: 1.759 ore all'anno
Data: Martedì, 04 dicembre 2012 ore 19:50:17 CET
Argomento: Rassegna stampa


C’era una volta la scuola della mattina. Quella delle insegnanti part-time, che dopo il lavoro hanno tempo per sé. C’era, una volta, la scuola delle vacanze. Delle prof mamme che partono a giugno coi pupi e a settembre ritornano, si ricomincia. C’era ancora, una volta, la scuola dei ruoli. Dove il maestro è maestro, l’alunno è l’alunno, e il genitore è la mamma, o il papà. C’era. Oggi non più. Oggi, la scuola è complessa. E non per i compiti da correggere, o le lezioni da preparare: quelli c’erano anche «una volta». Oggi, a scuola, si creano i progetti, tanti progetti. Oggi, alle medie, sei a scuola tutto giugno, e dal primo settembre. Tante vacanze? Sì, ma lavori di più. Quando? I sabati e le domeniche, per esempio. Tuo marito ti guarda basito, e solo allora capisce. Protesta, ma dài usciamo. No, non si può: sono un’insegnante... se lunedì non riporto i temi, poi chi li sente? Vai a prendere i figli all’asilo? La paghi la sera: è mezzanotte, e lavori ancora. Lui, tuo marito, a chiamarti non ci prova più. Ma possibile? Le persone normali, a quest’ora... Già. Le persone normali. Il punto è che noi, normali, non siamo. Diversamente anomali. Trattati come liberi professionisti, pagati come operai. Educatori o, all’occorrenza, baby-sitter. Mamme, papà, zii o anche nonni, se la famiglia manca. Burocrati, vigili, segretari. Psicologi, tuttologi, ignoranti. Secondo i punti di vista. Che vanno sempre bene, perché la scuola è uno di quegli argomenti di cui pochi sanno, ma tutti parlano. Come il calcio. E allora, quasi quasi, ne parliamo anche noi. Ci siamo presi la libertà di scrivere qualche numero. Abbiamo calcolato... quanto lavora un prof (Guarda la tabella). Rossana Bruzzone Maria Antonia Capizzi] C'era una volta la scuola della mattina.
Quella delle insegnanti part-time, che dopo il lavoro hanno tempo per sé. C'era, una volta, la scuola delle vacanze. Delle prof mamme che partono a giugno coi pupi e a settembre ritornano, si ricomincia. C'era ancora, una volta, la scuola dei ruoli. Dove il maestro è maestro, l'alunno è l'alunno, e il genitore è la mamma, o il papà.

C'era. Oggi non più. Oggi, la scuola è complessa. E non per i compiti da correggere, o le lezioni da preparare: quelli c'erano anche «una volta». Oggi, a scuola, si creano i progetti, tanti progetti. Oggi, alle medie, sei a scuola tutto giugno, e dal primo settembre. Tante vacanze? Sì, ma lavori di più.

Quando? I sabati e le domeniche, per esempio. Tuo marito ti guarda basito, e solo allora capisce. Protesta, ma dài usciamo. No, non si può: sono un'insegnante... se lunedì non riporto i temi, poi chi li sente? Vai a prendere i figli all'asilo? La paghi la sera: è mezzanotte, e lavori ancora. Lui, tuo marito, a chiamarti non ci prova più. Ma possibile? Le persone normali, a quest'ora...

Già. Le persone normali. Il punto è che noi, normali, non siamo. Diversamente anomali. Trattati come liberi professionisti, pagati come operai. Educatori o, all'occorrenza, baby-sitter. Mamme, papà, zii o anche nonni, se la famiglia manca. Burocrati, vigili, segretari. Psicologi, tuttologi, ignoranti. Secondo i punti di vista. Che vanno sempre bene, perché la scuola è uno di quegli argomenti di cui pochi sanno, ma tutti parlano. Come il calcio. E allora, quasi quasi, ne parliamo anche noi. Ci siamo presi la libertà di scrivere qualche numero. Abbiamo calcolato... quanto lavora un prof (Guarda la tabella).

Il lavoro di noi prof? Ecco il calcolo: 1.759 ore all'anno - 24 ore
La tabella realizzata da Rossana Bruzzone e Maria Antonia Capizzi, in rappresentanza di un gruppo di insegnanti della scuola secondaria di I grado «Quintino di Vona» di Milano



Rossana Bruzzone e Maria Antonia Capizzi
Corriere.it





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