Dalla scuola del disagio alla scuola del benessere – Palermo 1, 2 e 3 dicembre 2012
Data: Mercoledì, 28 novembre 2012 ore 05:00:00 CET Argomento: Ufficio Scolastico Regionale
Convegno
Nazionale “Dalla scuola del disagio alla scuola del benessere
– Palermo 1, 2 e 3 dicembre 2012, Galleria d’Arte Moderna /
Conservatorio “V. Bellini”.
Da decenni la scuola è abbandonata a se stessa, anzi peggio è
costantemente martellata da riforme e riformine che ne sradicano
la valenza democratica, repubblicana e costituzionale, da tagli
economici che ne sviliscono la funzione formativa fino a renderla
inattuabile.
La progressiva distruzione della scuola pubblica italiana, per
opera dei recenti governi, ha creato, infatti, nel paese un vuoto di
formazione giovanile, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di
tutti. Ragazze e ragazzi senza prospettive e senza la speranza di
un futuro, l'egemonia di altre agenzie culturali, in primis internet
ma anche la tv-spazzatura, che, se vissute acriticamente e senza
gli strumenti indispensabili di decodifica delle immagini e dei
messaggi, di verifica dell'affidabilità dei siti-web, senza,
aggiungiamo, l'indispensabile consapevolezza della specificità
relazionale del virtuale e ancora senza un'adeguata "educazione
sentimentale", rischiano di creare dei veri e propri ingenui
"mostri" vittime della banalità del male.
La nostra scuola è sempre più insomma una scuola del "disagio"
che investe trasversalmente tutte le sue componenti, da quando
s'è cominciato a pensarla non più come luogo di educazione e
formazione dell'uomo e del cittadino (quando si dirà anche della
donna, giacché non è affatto vero che il linguaggio sia neutro e
universale? ) ma come "azienda", dimenticando che la specificità
della scuola è una dimensione umana che non si trova in
nessun'altra organizzazione complessa della società. E che per
questo sarebbe dovuta essere attenzionata dai nostri legislatori
con maggiore sensibilità, innanzitutto. Oltre che naturalmente
con una lettura e comprensione delle dinamiche scolastiche che è
invece del tutto mancata ai ministri degli ultimi anni di governo.
Questa dimensione umana, o meglio dello spirito, si chiama
" libertà ".
E' dunque necessario oggi ripensare la scuola, partire dallo
svelamento di questo disagio e dalla sua denuncia per tentare di
costruire un percorso che porti, step by step, verso quel benessere
indispensabile per essere capaci di affrontare i problemi della
vita, per essere capaci di autocontrollo emotivo, per essere capaci
di comprendere che non esiste bene individuale che non sia al
contempo bene collettivo, giacché l'identità della donna e
dell'uomo è essenzialmente relazione, per essere capaci di
ripensare criticamente se stessi e la società
f.to Il Funzionario
Dr.
Daniele Arcoleo
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