A tenaglia sulla questione della illegittima reiterazione delle nomine a t.d. nelle scuole
Data: Lunedì, 26 novembre 2012 ore 06:22:49 CET
Argomento: Sondaggi


Mentre il presidente Pacifico è in audizione dinanzi alla Commissione Europea, a Bruxelles - per denunciare la mancata applicazione, in Italia, della Direttiva Comunitaria 1999/70 CE, che pure il nostro ordinamento ha recepito nel D.lgs.368/2001 -, l’On. Tonino Russo si fa sentire a Montecitorio. La procedura d’infrazione 2010/2124, avviata dalla Commissione europea il 14 marzo 2011, è attualmente messa in mora ai sensi dell’art. 258 TFUE. La Commissione ritiene che la prassi di impiegare personale ausiliario tecnico amministrativo nella scuola pubblica per mezzo di una successione di contratti a tempo determinato, senza misure atte a prevenirne l’abuso, non ottempera agli obblighi di cui alla clausola 5 dell’Accordo quadro concluso il 18 marzo 1999 tra le organizzazioni interprofessionali a carattere generale CES, UNICE e CEEP. Riportiamo due comunicazioni, da www.toninorusso.it. "Il 15 novembre ho scritto una lettera alla Presidente della VII Commissione, Manuela Ghizzoni, per segnalare la risposta negativa che ho ricevuto in merito alla legittima richiesta di consultazione della procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea contro il nostro paese circa la prassi di impiegare personale della scuola pubblica per mezzo di una successione di contratti a tempo determinato, senza misure atte a prevenirne l'abuso. Le ho dunque chiesto di rivolgere un'istanza ufficiale al Dipartimento Politiche Comunitarie perché sia finalmente possibile avere una copia di questo atto. Non si può impedire ad un parlamentare della Repubblica che ha il potere di sindacato ispettivo di accedere a documenti utili per l'esercizio del suo mandato. In questo senso, la Presidente Ghizzoni ha mostrato il massimo della sensibilità scrivendo al Miur per chiedere chiarimenti immediati, oltre ai documenti stessi riguardanti la procedura di infrazione n. 2010/2124. Sia chiaro che non demorderemo finché non saremo venuti in possesso di questo documento, che rappresenta un passaggio fondamentale nella ricerca di soluzioni efficaci per provare a superare questo odioso abuso. Del resto, lo stesso Dipartimento delle Politiche Comunitarie, pur negandoci i documenti, per presunte ragioni formali, ha ampiamente riconosciuto la validità delle ragioni che hanno condotto la Commissione europea ad avviare la procedura”. "Temo che rischia di alimentarsi di un nuovo sconcertante episodio la saga dell'occultamento dei documenti sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato dei docenti precari. Per tale ragione ho inviato una lettera all'ufficio massimario della Cassazione per avere finalmente la possibilità di accedere ad una copia della relazione tematica sul precariato scolastico. Tale documento sembra confermi pienamente le ragioni che hanno condotto la commissione europea ad avviare una procedura d'infrazione contro il nostro paese in merito all'abuso di contratti a tempo determinato per il personale scolastico. Questa relazione risulta essere stata depositata il 24 ottobre con il numero 190 ma inspiegabilmente non è stata ancora resa pubblica. Anche in questo caso, come per la procedura di infrazione, pretenderemo massima chiarezza e trasparenza. Nessuno pensi, anche al ministero dell'istruzione di poter continuare ad occultare atti pubblici in cui si certifica la violazione dei diritti del personale della scuola".
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