24 novembre 2012, anche a Palermo e Catania una grande giornata per la scuola, una bella giornata per la democrazia Centinaia di migliaia di manifest
Data: Lunedì, 26 novembre 2012 ore 06:00:00 CET Argomento: Comunicati
Dopo
quella del 14 novembre, di nuovo una grande giornata in difesa della
scuola pubblica quella di oggi in tutta Italia: e una bella giornata
per la democrazia in un paese che ne ha tanto bisogno e da tempo ne
sente la mancanza. Una giornata che ha dimostrato quanto fosse
sacrosanta la decisione dei Cobas (che pure avevano già scioperato il
14) di confermare lo sciopero della scuola e le manifestazioni con gli
studenti a Roma e in tante altre città, dopo che Cisl, Uil, Snals e
Gilda li avevano sciaguratamente revocati, dimostrando di non aver
nessuna intenzione di lottare davvero contro la politica scolastica del
governo, ma di aver solo cercato di cavalcare la forte protesta della
scuola di queste settimane. A Roma, decine di migliaia di manifestanti,
studenti, docenti ed Ata, in due cortei determinati e pacifici che,
partiti da piazza della Repubblica - quello Cobas - e da Piramide -
quello degli studenti - si sono incontrati a piazza Venezia procedendo
poi insieme fino al Senato, e con gli studenti che sono poi tornati in
corteo fino al Colosseo.
A Palermo, il nostro corteo di docenti e Ata partito da piazza
Politeama è poi proseguito con i nostri studenti, presenti a decine di
migliaia, a cui ci siamo uniti – da piazza Verdi - come loro
insegnanti, continuando insieme la manifestazione.
A Catania più di 20.000 manifestanti, organizzatissimi con striscioni
delle varie scuole, venuti da tutta la provincia.
Tutto è andato bene ovunque, senza gli "incidenti" così platealmente
paventati dai vertici istituzionali nei giorni che hanno preceduto le
manifestazioni. E con la riaffermazione del diritto a manifestare senza
zone rosse.
Grande rilievo ovunque ha avuto la protesta del popolo della scuola
pubblica: e non solo contro il folle aumento dell'orario frontale nelle
medie e superiori - che lunedì nella votazione alla Camera della legge
di in-stabilità dovrebbe essere definitivamente cancellato, dimostrando
che solo la lotta paga davvero - ma anche contro l'impoverimento
dell'istruzione pubblica, l'espulsione e il concorsaccio dei precari,
la deportazione degli insegnanti inidonei, il blocco di contratti e
scatti di anzianità, la legge Aprea-Ghizzoni; e in generale contro una
politica governativa che vorrebbe imporre una scuola-miseria con tagli
permanenti e finanziamenti ridicoli, per sfornare una massa di giovani
precari sottomessi alle imposizioni dei gruppi industriali e finanziari
e delle caste politiche e manageriali, che hanno provocato la
gravissima crisi che affligge dal 2008 l'Italia e l'Europa,
Ma quella di oggi è stata anche una bella giornata per la
riaffermazione della democrazia. Si è dimostrato che quando si può -
come in tutta Europa - manifestare presso i palazzi governativi senza
blindature, quando le forze dell'ordine non barricano il Parlamento e i
palazzi del potere politico e non aggrediscono chi vuole manifestare in
tali luoghi, tutto si svolge pacificamente e senza incidenti. Ci
auguriamo che sia un monito per le prossime tappe di un conflitto
sociale che inevitabilmente sarà forte e acuto fin tanto che non
riusciremo ad invertire le disastrose politiche liberiste che, in
Italia come in Europa, non hanno affatto ridotto il debito pubblico ma
ingigantito la recessione, il blocco economico, l'impoverimento dei
salariati, dei settori popolari e dei servizi pubblici, la
disoccupazione e la precarietà.
Esecutivo
provinciale Palermo - Cobas Scuola
cobasscuolapa@gmail.com
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