Comunicato docenti Liceo Classico 'Napoleone Colajanni' di Enna
Data: Sabato, 24 novembre 2012 ore 07:30:00 CET Argomento: Opinioni
I docenti del Liceo Classico “Napoleone Colajanni”,
riuniti in assemblea, prendono atto degli accordi intercorsi ieri tra
il Governo e la maggioranza delle sigle sindacali, che prevedono la
sospensione delle iniziative di mobilitazione previste per il 24
novembre. Esprimono un giudizio
fortemente negativo sull’operato dei sindacati che, oggi divisi,
fino a qualche giorno fa sensibilizzavano congiuntamente la base in
animate assemblee sindacali, mostrandosi paladini dei diritti
calpestati dei lavoratori della scuola e degli studenti, privati così
dell’ampliamento dell’offerta formativa e invitavano pertanto ad una
adesione in massa allo sciopero congiunto.
Ieri, invece, con un voltafaccia
repentino la maggioranza dei sindacati ha revocato lo sciopero
sostenendo di aver raggiunto un accordo soddisfacente con il governo
che risolverebbe, a dir loro, le principali problematiche che avevano
mobilitato il mondo della scuola. La spaccatura tra le sigle sindacali svilisce lo scatto d’orgoglio di quei
docenti che restano convinti della opportunità di manifestare il
proprio dissenso, aderendo ad uno sciopero che i sindacati hanno deciso
di rendere “più che dimezzato”.
I docenti del Liceo Classico ritengono che i due obiettivi raggiunti
dalle trattative, cioè la cancellazione delle norme sugli orari e
l’emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa del recupero
degli scatti, non siano per niente
risolutivi poiché
- La questione dell’orario è stata solamente rinviata in quanto il
Governo ha espresso la necessità di un “aumento della produttività del
personale docente”, cioè un aumento dell’orario di lavoro senza un
corrispondente aumento salariale;
- Il ripristino degli scatti di anzianità è relativo solo all’anno
2011 e viene realizzato utilizzando i fondi che avrebbero dovuto
finanziare il miglioramento dell’offerta formativa, soluzione che è
palesemente fittizia e illusoria in quanto si tratta solo di un
trasferimento di fondi già destinati alla scuola pubblica, che viene
così privata della possibilità di rispettare il contratto formativo,
già stipulato con studenti e famiglie all’atto dell’approvazione del
POF.
Agli scriventi pare inoltre che quest’accordo siglato non unitariamente
dalle parti sociali spezzi quell’unità che finalmente sembrava
raggiunta all’interno della categoria, pronta alla mobilitazione in
massa poiché stanca di subire da anni tagli che penalizzano la scuola
pubblica e attacchi denigratori nei confronti del proprio ruolo sociale.
Amareggiati dal comportamento
incoerente e contraddittorio dei sindacati, non si ritengono più
da essi rappresentati e decidono di portare avanti la mobilitazione
insieme con gli studenti dell’istituto aderendo, indipendentemente
dalle sigle sindacali, allo sciopero di giorno 24 e ritirando inoltre le proprie deleghe agli
stessi sindacati da cui si sentono traditi.
Prof.ssa Alessandra Francesca
falessandra65@virgilio.it
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