I genitori e lo scandalo delle 24 ore
Data: Venerdì, 23 novembre 2012 ore 06:00:00 CET Argomento: Associazioni
Professori
a 24 ore settimanali: un’occasione perduta, tanta retorica pelosa e
qualche sincero dubbio sulla nostra classe politica, ecco il parere di
noi genitori, che forse qualche colpa l’abbiamo, perché avremmo dovuto
gridare allo scandalo per tempo. Lavorare 24 ore settimanali a quanto
pare è un insulto, almeno a quanto dichiarano alcuni insegnanti di
scuola secondaria. Alcuni addirittura per protesta si sono astenuti dal
ricevimento dei genitori, in piena violazione degli obblighi
contrattuali e interrompendo di fatto un servizio dovuto. C’è da
domandarsi cosa ne pensino gli insegnanti elementari, che da sempre
lavorano 24 ore, oppure quelli di scuola materna, che di ore invece ne
fanno 25. Sarebbe anche interessante sentire il parere del bidello, che
lavora 36 ore settimanali e percepisce uno stipendio dimezzato rispetto
a quello di un ‘professore’.
Ma quello che è veramente istruttivo è scorrere il Bollettino delle
Giunte e delle Commissioni Parlamentari (V-Bilancio, tesoro e
programmazione) in data domenica 11 novembre 2012. In discussione le
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato, ovvero la Legge di stabilità per il 2013. Il Ministro Francesco
Profumo propone un emendamento per riportare a 18 le ore di lavoro
settimanali dei professori, a fronte di tagli sul Fondo
dell’istituzione scolastica e di altri finanziamenti destinati fra
l’altro all’edilizia scolastica e alla sicurezza. Ecco i commenti dei
nostri parlamentari:
Pier Paolo BARETTA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità,
sottolinea l’importanza del presente dibattito, in cui si è conseguito
l’obiettivo di evitare un doloroso intervento sull’incremento
dell’orario di lavoro del personale docente.
Renato BRUNETTA (PdL), relatore per il disegno di legge di stabilità,
si associa alle parole di soddisfazione espresse dal collega Baretta
per il buon esito di questo delicato passaggio parlamentare, con cui si
è scongiurato un inaccettabile intervento sui delicati meccanismi di
funzionamento del sistema scolastico, non rispettoso della complessità
degli impegni lavorativi in capo al corpo docente.
Il Ministro Francesco PROFUMO ringrazia i relatori e il Parlamento nel
suo complesso per il ruolo svolto nella ricerca di soluzioni non lesive
degli interessi degli studenti.
Ecco, proprio degli interessi degli studenti vorremmo parlare: e se
quelle 6 ore in più fossero state dedicate all’aggiornamento
professionale, alle ore di recupero per gli studenti in difficoltà e
agli interventi di alfabetizzazione degli alunni extracomunitari, non
avremmo forse fatto veramente gli interessi degli studenti? oppure a
laboratori, corsi di approfondimento e gite, che sembrano ormai un
ricordo in tante scuole italiane.
Per non parlare dei 47,5 milioni di euro tolti dal Fondo
dell’istituzione scolastica, proprio quello che finanzia i corsi di
recupero e tutti gli altri interventi integrativi che di fatto
garantiscono una maggiore qualità al servizio scolastico. A dir poco un
prezzo salato pagato da tutti noi per garantire i privilegi di una
minoranza.
Ci dicano i politici cosa fanno gli insegnanti di medie e superiori
nelle restanti 18 ore, quelle che NON trascorrono in classe, e poi ne
riparliamo.
Ass. Genitori
A.Ge. Toscana
agetoscana@age.it
|
|