lettera aperta dei docenti della scuola 'Gregorio Russo' di Palermo
Data: Mercoledì, 21 novembre 2012 ore 14:25:43 CET
Argomento: Opinioni


Con riferimento al Vostro comunicato, avente per oggetto Dirigente della scuola Gregorio Russo di Palermo “colloca d’ufficio in ferie” i docenti precari, noi sottoscritti, docenti della Scuola secondaria di I grado Gregorio Russo, senza voler entrare nel merito della questione relativa alla “spending review” e alla presunta violazione dell’art. 19 del CCNL della scuola, questione tuttora controversa, che ha indotto molti dirigenti scolastici a pervenire a soluzioni diverse e rimanendo in ogni caso strenui assertori dei diritti dei lavoratori e della loro tutela,
ESPONIAMO QUANTO SEGUE:
la scuola Gregorio Russo si è sempre distinta per un confronto democratico di idee tra tutto il personale scolastico, Ata, docenti, Dirigente, grazie anche ad un’organizzazione che è il frutto di un lavoro di squadra, di cui il Dirigente è quotidianamente promotore e coordinatore. Di conseguenza, il Dirigente scolastico non è stato mai “sentito” come parte avversa e lesiva dei nostri diritti, anzi ha sempre manifestato un comportamento aperto alle esigenze di tutti, lasciando ampia autonomia all’azione didattica, valorizzando le risorse umane, al fine di promuovere il contributo individuale e lo spirito collaborativo nell’ottica della crescita e del miglioramento di tutta l’organizzazione scolastica. Nessuno di noi docenti della scuola G. Russo ha mai sperimentato le angherie di un “dirigente-padrone” o di un “dirigente-sceriffo”, nessuno ha avuto mai la percezione di svolgere il proprio lavoro in una piantagione sudamericana o in una contea del far west e anche nei contrasti, peraltro fisiologici in un’organizzazione complessa come la scuola, ci si è sempre confrontati nel reciproco rispetto e considerazione del punto di vista altrui.
Per queste motivazioni, pur comprendendo pienamente le ragioni dei nostri colleghi precari la cui dignità lavorativa, cosi come quella di tutta la classe docente, è sempre più screditata da provvedimenti governativi rispondenti alla logica meramente economica di “tagli e risparmi”
INTENDIAMO
• dissociarci dall’immagine “deformata” che dal Vostro comunicato traspare della nostra scuola, in cui ci sarebbero docenti succubi di un dispotico e arbitrario potere dirigenziale;
• affermare il nostro assoluto dissenso rispetto ai toni esasperati e infondati utilizzati, in particolare laddove l’azione del nostro Dirigente viene apostrofata come “tracotante, arrogante, collaborazionista, sprezzante dei diritti dei lavoratori”, attributi questi che non appartengono al suo modo di agire e questo non di certo perché siamo docenti “zelanti”, ma semplicemente per “amore del vero”.

Nel Vostro comunicato di vero c’è la disposizione di un Dirigente, assunta in un particolare momento storico, la cui legittimità potrà essere dibattuta nelle sedi opportune e c’è anche il senso di frustrazione provato dai colleghi precari che con la legge di stabilità rischiano di veder sancita la loro instabilità.

Il resto è esagerato e privo di fondatezza a tal punto da risultare quasi caricaturale, ma non per questo meno offensivo e lesivo della dignità di un lavoratore. Sì, perché, per il nostro modo di intendere e vivere quotidianamente la scuola, il Dirigente della Gregorio Russo è un lavoratore come tutti noi.

Ribadiamo, pertanto, che la difesa dei diritti dei lavoratori, che ci trova indiscutibilmente uniti, non possa prescindere dallo svolgersi entro i parametri della correttezza e del buon senso civile al fine di non scadere, come in questo caso, in facili strumentalizzazioni e gratuite aggressioni verbali che, lungi dal far pervenire a soluzioni costruttive, rischiano soltanto di inasprire gli animi e far perdere di vista la reale portata delle problematiche scolastiche.
In nome della suddetta correttezza, siamo certi che il nostro comunicato troverà spazio all’interno del Vostro sito.

I docenti della Scuola Secondaria di I Grado “G. Russo” - Palermo
pamm05100q@istruzione.it





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