La forza delle nostre ragioni è più forte della vostra violenza!
Data: Sabato, 17 novembre 2012 ore 06:00:00 CET Argomento: Sindacati
Lo scorso 14
novembre abbiamo chiuso le nostre scuole e ci siamo riversati in tanti
nelle piazze e nei cortei di Roma, con gli striscioni che hanno animato
le nostre mobilitazioni in queste settimane e con le parole d’ordine
che sono state condivise e approvate da oltre 130 scuole solo nella
provincia di Roma: ritiro dell’aumento dell’orario di lavoro per gli
insegnanti, ritiro del disegno di legge Aprea, blocco del
concorso-truffa e rifinanziamento della scuola pubblica statale.
Insieme agli insegnanti e al personale ATA sono scesi in piazza,
come già hanno fatto il 10 novembre scorso, gli studenti e le
studentesse di Roma, medi e universitari, in tantissimi, con gli
striscioni delle loro scuole, dopo giorni di assemblee, autogestioni,
occupazioni, in cui hanno denunciato la volontà di questo governo e
della maggioranza parlamentare che lo sostiene di squalificare
ulteriormente la scuola pubblica favorendo quella privata. Sono scesi
armati della voglia di partecipare, dei loro volantini, della gioia di
manifestare in una bella giornata di novembre, e dell’indignazione per
subire giorno per giorno l’ingiustizia dell’istruzione negata,
squalificata e offesa.
La risposta del governo è stata inqualificabile, come di chi sa di
essere nel torto. La città è stata blindata, impedendo ai cortei di
arrivare a Montecitorio, dove è in discussione il disegno di legge di
stabilità, nonostante fosse stato autorizzato un presidio proprio in
quella piazza. In tutti i paesi europei è possibile manifestare
democraticamente sotto ai palazzi del potere, ma non in Italia.
In base alle numerose evidenze televisive, il Coordinamento ritiene che
la gestione della piazza da parte delle forze di polizia sia andata al
di là dei compiti istituzionali loro assegnati (che, fra l’altro,
dovrebbero essere proprio quelli di garantire ai cittadini il pieno
esercizio della loro libertà di espressione e manifestazione pubblica
delle proprie idee). Da cittadini, docenti ed educatori riteniamo che
rispondere a manganellate alla protesta di migliaia di studenti e
lavoratori faccia pensare, purtroppo, ad altre tristi stagioni della
nostra storia repubblicana. Di fronte allo spettacolo miserevole della
politica parlamentare di questi anni, fatto di corruzione, scadimento
morale e becero affarismo, ben altra risposta dovrebbe arrivare dalle
istituzioni repubblicane al contributo di rinnovamento che migliaia di
giovani, animati da disinteresse personale e passione civile, stanno
dando collettivamente in questi giorni.
Siamo contrari alle politiche di austerità e continueremo a gridarlo
nelle piazze, esercitando il nostro diritto a manifestare. Noi abbiamo
dalla nostra parte la forza della ragione, e continueremo ad insegnare
nelle nostre scuole che è con la forza della ragione che si vince.
Esprimiamo solidarietà alle studentesse e agli studenti pestate/i e
fermate/i. Chiediamo l’immediata scarcerazione di tutti gli arrestati e
il ritiro delle denunce.
Il Coordinamento
delle scuole di Roma
http://coordinamentoscuoleroma.wordpress.com
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