Mozione lavoratori IIS Volta di Nicosia
Data: Mercoledì, 14 novembre 2012 ore 08:15:00 CET
Argomento: Opinioni


I lavoratori della scuola I. I. S. “A. Volta” riunitisi in assemblea sindacale il giorno 13 novembre 2012 presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Volta” di Nicosia, dopo approfondito dibattito e confronto approvano la seguente mozione:
ESPRIMONO grande preoccupazione,indignazione e profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche del Ministro Profumo e, più in generale, del Governo che rischiano di dare il colpo di grazia alla scuola Italiana, già colpita dai numerosi tagli e interventi penalizzanti negli ultimi anni (basta ricordare l’innalzamento del rapporto alunni-insegnanti, l’accorpamento degli Istituti, la riduzione dei posti di Dirigente Scolastico, dei DSGA, dell’organico ATA e Docente e numerosi interventi nei confronti di alcune categorie, spesso le più deboli).
DENUNCIANO:
  • i tagli da anni fatti alla scuola sia in termini di organici (docenti, ATA, in Italia ed all’estero), sia difinanziamenti, sia di strutture;
  • l’indiscriminato aumento dei requisiti per il pensionamento, con la conseguenza che non si sono liberatinuovi posti di lavoro e che, in brevissimo tempo, avremo i lavoratori più anziani d’Europa. Senza contare chel’imporre elevatissimi limiti di età in certe situazioni e professioni rischia di minare la stessa qualità esicurezza del servizio, si pensi, ad esempio, a un docente di scuola dell’infanzia ....;
  • il blocco dei contratti da diversi anni, solo nel pubblico impiego, così come gli scatti di anzianità ed il bloccodelle progressioni economiche e di carriera. Ciò ha prodotto una notevole perdita del potere d’acquisto e ci sta portando ad avere nella scuola gli stipendi più bassi d’Europa;
  • le incursioni legislative su temi contrattuali;
  • Ie sottrazioni di finanziamenti alle Scuole Pubbliche e contemporaneo finanziamento delle Scuole Private;
  • Il passaggio forzato degli insegnanti cosiddetti inidonei a funzioni amministrative, misura che avrà comeconseguenza il licenziamento dei precari e del personale A.T.A;
  • Il personale A.T.A. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori;
  • L’introduzione con il D.D.L. 953 ( ex Aprea) che prevede lo smantellamento degli Organi Collegiali, tappe fondamentali del processo di partecipazione e gestione democratica della Scuola Pubblica Statale, aprendo le porte ad una sottomissione degli interessi privati.
OGGI SIAMO IN PRESENZA:
a) del fallito tentativo di conciliazione chiesto dalle OO.SS. per il mancato avvio della trattativa sulle
progressioni di anzianità;
b) dell’introduzione di disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri
del 9 ottobre, con misure che, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale
di lavoro, prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente.

PER QUESTO LA SCUOLA REALE CHIEDE, OLTRE ALLA NATURALE CONTROPARTE GOVERNO E MINISTRO, ANCHE A TUTTE LE FORZE POLITICHE,
in particolare a quelle che compongono l’attuale maggioranza governativa:
  • di emendare il disegno di legge di stabilità eliminando ogni incursione su tematiche oggetto del CCNL;
  • di sbloccare il riconoscimento delle anzianità per l’anno 2011 , con l’emanazione dell’atto di indirizzo all’ARAN;
  • di consentire anche ai pubblici dipendenti il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni;
  • di dare avvio alla soluzione di tutte le problematiche specifiche che affliggono la scuola e il suo personale;
  • di considerare istruzione e formazione come soggetti su cui investire per lo sviluppo del futuro del nostro Paese e non settori su cui operare interventi di taglio per recuperare risorse;
INVITANO
tutto il personale scolastico a una mobilitazione fintanto che non sussistano elementi certi almeno sulle voci delle
anzianità e del rispetto del CCNL;
SOSPENDONO
Tutte le attività previste dagli artt. 29 e 30 del CCNL che riguardano le attività non obbligatorie
CHIEDONO
a studenti, famiglie e opinione pubblica in generale di non cadere nel gioco di chi vuol accreditare un’immagine
distorta e falsa del lavoro nella scuola.

filippo.minacapilli1@istruzione.it





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