Quando la legge di stabilità diventa instabile
Data: Lunedì, 12 novembre 2012 ore 09:38:45 CET Argomento: Redazione
La recente legge sulla stabilità si rivela
fortemente instabile se non riesce a trovare la soluzione al problema
del risparmio che prende il nome di “spending
review”. La coperta è troppo corta, o meglio si è rimpicciolita,
dopo il lavaggio, necessario per le troppe sporcizie che l’hanno
corrosa e appesantita.
Gli scioperi degli studenti a
Roma e nei prossimi giorni nelle scuole, le contestazioni tout-curt su
tutti i fronti, nonostante il Ministro abbia dichiarato di non portare
avanti la proposta delle 24 ore di servizio per i docenti, confermano
lo stato di malessere della scuola italiana, incapace di guardare
avanti a quel “meglio” che deve ancora venire, come ha sostenuto Obama,
nel discorso inaugurale della sua rielezione alla guida degli Stati
Uniti.
Quando Oscar Wilde ha scritto che “ciò
che il futuro ci riserva è il nostro passato” non sapeva della
situazione della scuola e della società italiana, condannata a
vivere di nostalgia dei tempi passati: “Si stava meglio, quando si stava peggio”
C’era più entusiasmo, più energia nel fare le cose, anche
l’aggiornamento aiutava e far veicolare nuove strategie metodologiche e
didattiche, ora si lotta con le ore e le supplenze .
I motivi dello scontento nella scuola sono tantissimi e tutti utili e
buoni per non fare lezione.
All’autunno caldo succede l’inverno freddo e la polemica messa
in atto dal presidente dell’UPI il torinese Antonio Saitta a nome
delle Province d’Italia, di chiudere i riscaldamenti nelle
scuole, è stata tamponata dagli interventi autorevoli di Palazzo Chigi
e l’assicurazione che i riscaldamenti funzioneranno. Non ancora
del tutto funzionante ed efficiente la sicurezza, il trasporto, i
buoni libro e le mense scolastiche che in alcune realtà devono ancora
iniziare e sono già trascorse 10 delle 33 settimane di scuola.
Mentre avanzano le nere ombre dei tagli e delle riduzioni, avanza la
carica dei 321.210 aspiranti professori che si preparano al
concorso per il quale sono in molti a richiedere l’annullamento.
Il concorso si farà e la macchina organizzativa per reperire le sedi di
svolgimento delle prove di preselezione è già in moto.
Rimangono stabili inoltre :
1. la data del 17 marzo, “giorno
dell’unità nazionale, della Costituzione,dell’inno e della bandiera”,
con l’impegno di far studiare a tutti i ragazzi l’Inno di Mameli: “Fratelli d’Italia” anche alle
“libere genti della Padania” che non condividono la legge nazionale
approvata dal Parlamento.
2. La data del 19 gennaio “giornata
della legalità contro le mafie” in ricordo del magistrato Rocco
Chinnici che diventerà per le scuole un appuntamento simile al 23
maggio, nel ricordo dei giudici Falcone e Borsellino
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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