Legge di stabilità: dismissioni e tagli ai distacchi sindacali per ridare le 18 ore ai prof.
Data: Lunedì, 12 novembre 2012 ore 06:40:16 CET Argomento: Rassegna stampa
Via libera della
commissione Bilancio della Camera all'emendamento che blocca
l'incremento dell'orario scolastico degli insegnanti. La proposta di
modifica alla legge di stabilità, presentata dal governo, è stata
votata dalla maggioranza. L'emendamento prevede che le risorse
necessarie per evitare l'incremento dell'orario di lavoro degli
insegnanti, pari a 182 milioni, saranno reperite attraverso vari fondi,
alcuni bandi e da un taglio delle risorse destinate ai distacchi e
comandi del personale del ministero e degli enti. Sulla scuola, ha
commentato il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, «è stata
trovata una soluzione che a saldi invariati ci consente di non toccare
i servizi agli studenti e gli orari dei docenti».
Il ministro Profumo: un'operazione estremamente importante
È stata fatta, ha detto il ministro a margine dei lavori alla Camera
sulla legge di stabilità. «un'operazione estremamente importante in un
momento di grandissima difficoltà». Il ministro ha anche sottolineato
che sono poste anche le basi per «una nuova gestione della scuola e una
maggiore attenzione per una scuola moderna». Per il relatore Pierpaolo
Baretta (Pd), si tratta di un «passaggio importante, abbiamo evitato un
doloroso intervento sull'orario degli insegnanti», ha detto nel corso
dei lavori della commissione. Mentre il relatore Renato Brunetta (Pdl)
ha sottolineato la «grande soddisfazione per una storia cominciata male
e che sta finendo in maniera positiva». La legge di stabilità si
inseriva «in modo inaccettabile in un delicato comparto come la scuola».
Le nuove misure
L'emendamento, in particolare, raggiunge le risorse programmate dal
taglio della spending review per il ministero dell'Istruzione
attraverso: 1,8 milioni dal taglio dei distacchi sindacali e dei
comandi dei docenti del personale scolastico al ministero e ad altri
enti; 6 milioni dalla dismissione immobile di piazzale Kennedy, a Roma,
utilizzato come sede del ministero dell'Università prima
dell'accorpamento con il ministero dell'Istruzione; 20 milioni dai
tagli per i bandi dei fondi First e Trin; 30 milioni di tagli sul
progetto Smart City nel centro nord; 47,5 milioni dal fondo per il
miglioramento dell'offerta formativa «senza pregiudicare l'offerta»; e
ulteriori maggiori risorse da un fondo alimentato nel passato dagli
accantonamenti di risorse raccolte con vecchi tagli.
Rossi Doria: finisce l'emergenza organici
Con l'emendamento alla legge di stabilità sulla scuola, votato dalla
commissione Bilancio della Camera, «si pone fine all'emergenza sugli
organici. C'era una sofferenza che è stata affrontata con sensibilità
dal governo e dal Parlamento», ha commentato il sottosegretario
all'Istruzione Marco Rossi Doria, a margine dei lavori alla Camera. Il
sottosegretario plaude il lavoro fatto dal Parlamento e indica i nodi
che restano ancora da risolvere: università e diritto allo studio.
Miur dismette sede di p.le Kennedy: 6 milioni di risparmi dal 2014
Come detto, un comma dell'emendamento del governo alla legge di
stabilità, presentato oggi in commissione prevede un taglio alle sedi
del ministero dell'istruzione. «A decorrere dal primo gennaio 2014 -
recita l'emendamento - il ministero dell'Istruzione dell'università e
della ricerca dismette la sede romana di piazzale Kennedy e il relativo
contratto di locazione é risolto. Da tale dismissione derivano risparmi
di spesa pari a 6 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014».
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