24 ore docenti: basta giochetti, ognuno si assuma le proprie responsabilità
Data: Domenica, 11 novembre 2012 ore 00:05:00 CET Argomento: Sindacati
Legge
di Stabilità: Anief si appella ai parlamentari, sulle 24 ore basta
giochetti. Non si può diventare il peggior modello internazionale
perché non si sono trovati 183 milioni di euro. E di questo gli
italiani, tra pochi mesi chiamati alle urne, sono più che coscienti.
Dal Parlamento si continua a dare un giorno per cancellato ed un altro
per incancellabile il comma 42 dell'articolo 3 del disegno di legge,
attraverso cui il Governo vorrebbe ampliare da 18 a 24 le ore di
insegnamento settimanale dei docenti della scuola media e superiore. Di
certo, però, c’è solo un dato: occorre garantire i cosiddetti “saldi
invariati”. E siccome fino ad oggi il Miur non è stato in grado di
trovare risparmi alternativi ai 183 milioni di euro previsti dalla
Spending review, l’innalzamento a 24 ore rimane più che plausibile.
“Nella prossime ore – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – si
capirà quanto la scuola sia a cuore dei nostri decisori politici. Se
faranno prevalere il buon senso o se prevarranno le fredde logiche del
fare ‘cassa’, anche calpestando più di un articolo della Costituzione e
la qualità del nostro sistema scolastico. Da cui deriva la valenza
dell’insegnamento rivolto ai nostri bambini e ragazzi. Delle future
generazioni. Valori e risultati reputati fondamentali in ogni Stato
moderno, ma di cui non si sente incredibilmente la necessità in
Italia”. Sono settimane che l’Anief lo va ripetendo: per evitare di
mettere in ginocchio l’insegnamento nella scuola media e superiore
italiana, bisogna fare di tutto per trovare misure alternative. Non
dobbiamo dimenticare, infatti, che si sta cercando di imporre un
innalzamento di orario settimanale ad una categoria, i docenti, che
nell’ultimo decennio si è già vista aumentare le ore di insegnamento,
visto che lavorano in media 39 settimane rispetto alle 38 Ocde. E la
cui busta paga è cresciuta, ogni anno a partire dal 2005, solo del
4-5%; mentre nella media Ocde l’incremento è stato del 15-22%. “A
questo punto – continua Pacifico - non possiamo che estendere l’appello
del nostro sindacato a tutti i parlamentari. Non solo a quelli che
guidano il Miur. Nell’Italia degli sprechi, ad iniziare da quelli della
politica, dei clientelismi, dell’evasione fiscale, non è possibile far
diventare la scuola italiana il peggior modello internazionale perché
non si sono trovati 183 milioni di euro. È bene che tutti i componenti
del Parlamento, che entro mercoledì sarà chiamato a votare sulla Legge
di Stabilità, si assumano le loro responsabilità. E sappiano anche che
dire sì a una norma così ingiusta e incostituzionale, a fine
legislatura, difficilmente – conclude il presidente dell’Anief - potrà
essere dimenticato da un milione e mezzo di elettori”.
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