I maestri, come i preti, devono andare a cercare i propri ragazzi per strapparli alle tentazioni
Data: Sabato, 03 novembre 2012 ore 05:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Nonostante i
tanti impegni per la presentazione del nuovo libro, che porta lo stesso
titolo della sua fondazione "A voce d' 'e creature", Don Luigi Merola
ha onorato la promessa fatta lo scorso anno, in occasione della
Giornata della Legalità, tornando a Villa Literno per partecipare a
"Puliamo il Mondo" iniziativa educativa di Legambiente. Come già negli
anni scorsi, dopo le lezioni tematiche su ecologia e
tutela dell'ambiente, gli alunni hanno realizzato lavoretti sul tema,
esposti nel cortile della scuola, prima di uscire all'aperto ed
assistere alla piantumazione di un albero di Ulivo.
Sono intervenuti i dirigenti scolastici Pasquale di Pasqua (circolo
"Don Lorenzo Milani", padrone di casa) e Francesco Policarpio (istituto
compensivo "Leonardo da Vinci"), il parroco Don Giuseppe Cartesio,
rappresentanti del Comando di Polizia Municipale e della locale
stazione dei Carabinieri. L'amministrazione comunale è stata
rappresentata prima dal Sindaco Nicola Tamburrino e poi, nella seconda
parte, dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Ciliento.
Moderatore e promotore dell'iniziativa, l'insegnante Nicola Griffo che
(come lo stesso Policarpio) è anche assessore del Comune di Villa
Literno.
Ma ovviamente, e non poteva essere altrimenti, il vero protagonista
della manifestazione è stato lui: Don Luigi Merola.
Dopo aver ricostruito in modo ironico, usando alcuni bambini come
interpreti, il momento del suo arrivo a Forcella (con la perquisizione
ricevuta dagli emissari dei clan), Don Luigi ha esortato gli alunni, ma
soprattutto docenti e genitori, a dare valore all'istruzione come
strumento per affrancarsi dal giogo della camorra, ripetendo una
massima che fu pronunciata proprio da Don Milani: "Un ragazzo senza lo
studio è come un uccello senza le ali". Una realtà tristemente vera:
"Ci sono ragazzi che in terza media fanno ancora fatica a leggere", ha
denunciato Don Luigi, chiamando la scuola ad una assunzione di
responsabilità, riscoprendo la propria vera vocazione: "Lo Stato è
nella scuola, non nella caserma dei Carabinieri. Bisogna amare
l'insegnamento, che è una missione, come quella dei sacerdoti".
"I maestri, come i preti, devono andare a cercare i propri ragazzi per
strapparli alle tentazioni, siano essere legate alla criminalità o
semplicemente a cattivi insegnamenti: "State lontani dalla tv
spazzatura, non perdete il vostro tempo davanti al computer, ai
videogiochi, a internet – ha detto ai ragazzi – e questo è un
insegnamento che, ancora una volta devono dare i genitori, che non
devono delegare ad altri la loro responsabilità di educatori".
Durissimo il passaggio sulle ecomafie: "Se hanno inquinato i nostri
territori, se hanno seppellito tonnellate di rifiuti tossici è perché
qualcuno non ha fatto il proprio dovere. Non mi riferisco solo alle
forze dell'ordine e alle istituzioni, ma anche e soprattutto ai
cittadini, che non hanno parlato per difendere la propria terra.
Ricordate che gli occhi sono fatti per guardare e la bocca per parlare.
Non piegate la testa davanti a nessuno".
Dopo aver onorato la sua promessa, Don Merola alla fine del suo
intervento ha voluto strappare una promessa ai bambini liternesi: "Io
sono venuto da voi, ora promettetemi che verrete anche voi da me,
magari in Primavera, a trovare i bambini della mia fondazione".
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